NAPOLI – E’ stata un’assemblea elettiva affollata e litigiosa, ricca di tensione, quella che ha confermato per la quarta volta consecutiva alla presidenza della Federazione italiana giuoco handball l’avvocato Francesco Purromuto. Il candidato teramano, Pierluigi Montauti, patron della Coppa Interamnia e dato per accreditatissimo outsider nella campagna elettorale che ha preceduto l’appuntamento di Napoli è riuscito a raccogliere 160 voti contri i 334 del presidente uscente: poco più del 31% contro un totale dell’aversario che significa ben più del 55% minimo necessario per evitare sia il ballottaggio che una nuova assemblea dove non potersi però ricandidare. L’expolit di Purromuto ha sbalordito i più, le oltre 220 società presenti alla riunione napoletana. Perchè i numeri che lo stesso Montauti aveva a disposizione alla vigilia erano ben più degli appena 160 finali. E su questo è scoppiato il giallo a fine assemblea, con molte delle società schierate con l’avversario di Purromuto che hanno disertato la votazione per i consiglieri federali: a giudicare dagli umori, sembra in arrivo un ricorso al Coni, per una presunta violazione statutaria sul diritto al voto negato ad alcuni delegati presenti all’assemblea ma lasciati fuori dalla Commissione verifica poteri presideuta dall’avvocato Porceddu. Insomma, l’elezione a presidente federale avrà probabilmente uno strascico: una delle critiche più pesanti, alla fine dell’assemblea, era quella sulla non corrispondenza dei voti raccolti da Purromuto (334) e quelli del consigliere federale primo degli eletti (243). Per un teramano che non ce l’ha fatta a scalare il vertice della pallamano nazionale, un altro che viene confermato nel suo ruolo di consigliere federale: è Franco Chionchio, l’allenatore della Nazionale italiana di pallamano maschile, che era candidato della componente atleti, risultato il più votato con 16 voti.
Il comunicato stampa di Montauti. «All’esito di quanto accaduto durante l’Assemblea Nazionale elettiva tenutasi a Napoli lunedì 29 ottobre, in relazione alla contestata elezione a Presidente Federale dell’Avv. Francesco Purromuto e degli altri eletti in Consiglio Federale, il Prof. Pierluigi Montauti, anche a nome degli oltre 50 delegati esprimenti circa 250 voti fra tutte le varie componenti, comunica ufficialmente, l’intenzione di voler avviare, presso tutte le competenti autorità, sia in sede sportiva che giudiziaria, ogni azione finalizzata ad accertare l’avvenuto rispetto delle norme vigenti.
Diverse apparirebbero, infatti, le irregolarità riscontrate sia in merito all’attività preliminare della Commissione Verifica Poteri, sia al conseguente regolare svolgimento dei lavori assembleari ed all’elezione dei nuovi organi federali e che ne avrebbero inficiato il risultato finale, costituendo potenziali motivi di nullità della stessa assemblea elettiva.
A tal proposito è già stata predisposta formale istanza di accesso agli atti ufficiali dell’Assemblea agli organi competenti.
I fatti che si sono verificati hanno determinato molteplici contestazioni anche formali che sono state totalmente disattese ed ignorate dagli Organi assembleari al punto da indurre per protesta i suddetti delegati a non votare per l’elezione dei 7 Consiglieri federali previsti e di quelli per la componente dei tecnici (uno) e degli atleti (due) oltre che per l’elezione del Presidente dei Revisori,.
In particolare, si è rilevata l’illegittima presa di posizione da parte dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea elettiva, presieduto dal Presidente Onorario Dott. Piero Jaci, che ha negato espressamente e con assunzione diretta di responsabilità la richiesta applicazione dell’art. 70, comma 5 del Regolamento Organico, impedendo all’assemblea di esprimersi su specifiche contestazioni legittimamente formalizzate e verbalizzate dal Segretario Ruocco in ordine alla negata partecipazione all’Assemblea di diverse società escluse dalla Commissione Verifica Poteri che ha impedito ad alcuni delegati l’esercizio di ben 32 voti e che si è rifiutata con la compiacenza dell’Ufficio di Presidenza di riferire in merito alle motivazioni poste a fondamento dell’esclusione.
Ancora, alla fine delle operazioni elettorali e prima dello scrutinio relativo alla votazione per la Presidenza federale, incomprensibilmente la Commissione elettorale ha ritenuto per circa 20 minuti di impedire la presenza all’interno della sala ai delegati indicati dal Prof Montauti, quali responsabili della propria lista, e ciò nonostante tale presenza fosse stata autorizzata dal Presidente dell’Assemblea.
A ciò si aggiunga che lo spoglio delle schede elettorali ha attribuito al Prof. Montauti un numero di voti significativamente inferiore alle dichiarazioni sottoscritte dai suddetti delegati che, dopo le operazioni di voto, hanno sottoscritto un documento in cui affermano di avere espresso la propria preferenza per il Prof. Montauti, senza che tale preferenza sia stata effettivamente riscontrata in sede di spoglio.
Infine, si è registrata la presenza in assemblea di diverse persone che hanno esercitato il voto quali delegati per l’elezione del Presidente e che subito dopo l’arrivo presso la sede dell’Assemblea di Napoli di una volante della Polizia, immediatamente dopo la richiesta di identificazione formulata da alcuni delegati presenti agli agenti di P.S. intervenuti, sono riusciti a dileguarsi velocemente evitando il riconoscimento.
Tutto quanto sopra, getta evidentemente un’ombra inquietante sulla effettiva regolarità dello svolgimento assembleare che, a tutela dell’intero movimento, il Prof. Montauti intende far chiarire mediante tutti gli appositi accertamenti cui dovesse essere necessario dare impulso».