TERAMO – “Teramo non si difende a colpi di spot”. Così il capogruppo provinciale del Pd Renzo Di Sabatino, interviene sul provvedimento di riordino che presto approderà in Parlamento. Secondo Di Sabatino, punto di partenza dovrebbe essere una delibera da far approvare al più presto a tutti i Comuni della provincia. "Non è possibile che il sindaco di Teramo continui a prendere iniziative in autonomia, tutte quantomeno discutibili, e poi pretenda che le altre forze politiche lo seguano – ha aggiunto Di Sabatino – Questa non è una gara in cui vince chi lancia la proposta più sensazionale. Qui o ci si presenta uniti e con iniziative concrete, oppure non si va da nessuna parte. Una delibera approvata da tutti i comuni della provincia sarebbe un segnale molto importante per il governo, ed è in questa direzione che ci dobbiamo muovere evitando di presentarci divisi. È su questa via che possiamo sperare di salvare Teramo. Questa è una proposta concreta, e chiediamo a Catarra un incontro bipartisan per discuterla, al quale dovrebbero essere presenti tutti i rappresentanti nazionali, regionali e provinciali, oltre ai sindaci di tutta la provincia". Di Sabatino lancia l’idea di una delibera straordinaria in cui tutti i comuni della nostra provincia dicono “no” all’approvazione del decreto per come è oggi, e in cui si chiededa una parte di tornare all’ipotesi iniziale della trasformazione delle province in aree vaste alle quali affidare tutti i servizi su scala provinciale, dall’altra parte si chiede di tornare all’elezione diretta, e non indiretta come sarebbe prevista, dei nuovi consigli provinciali. Nella delibera inoltre si dovrebbe chiedere a tutti i parlamentari abruzzesi di votare in maniera compatta contro il decreto di riordino.
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