TERAMO – Dopo il successo dell’esposizione del “Terzo Cielo di Castelli” a Faenza, un’altra grande iniziativa ha ispirato i promotori della mostra dedicata a Guerrino Tramonti, quella di un quarto soffitto cermico intitolato “Il cielo d’Italia”. L’idea è nata a conclusione dell’inaugurazione di una mostra nella città romagnola che ha raccolto le opere più significative del maestro faentino , tra cui il “terzo cielo”, l’opera realizzata nel 1954 a Castelli e voluta come omaggio moderno agli antichi soffitti della chiesa di San Donato e riportata a Teramodue anni fa dal Comitato Organizzatore Mostre Ceramiche dopo un lungo periodo di oblio, dimenticata e abbandonata nelle soffitte dell’Istituto d’Arte Porta Romana di Firenze. L’opera fu la conclusione di un lavoro collettivo risalente al periodo in cui Guerrino Tramonti dirigeva la Scuola d’Arte di Castelli d’Abruzzo (dal 1953 al 1958) e alla quale parteciparono anche due altri grandi artisti della ceramica moderna Serafino Mattucci e Arrigo Visani, con la collaborazione degli studenti di allora. “In questa mostra – ha dichiarato la curatrice Josune Ruiz de Infante – è possibile cogliere la connessione tra le immagini del ‘Terzo cielo’ e l’opera figurativa di Tramonti dopo il 1954, soprattutto nell’impianto compositivo e iconografico dei suoi coloratissimi vassoi, sui quali adagiava emblemi appartenenti al repertorio d’immagini più volte rielaborate, il pesce, il gatto, i gemelli, il pesce in graticola, la bottiglia di selz, la tavola imbandita, la lisca di pesce, i profili di donna e molti altri motivi di derivazione astratta”La mostra è stata organizzata in collaborazione tra la Fondazione Guerrino Tramonti e il Comitato Organizzatore Mostre Ceramiche di Teramo, con il patrocinio del Comune di Faenza, del Comune di Teramo, del Comune di Castelli, dell’Istituto Statale d’Arte "F.A. Grue", del Rotary di Faenza e del Rotary Teramo Est e rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2013. Nella serata inaugurale, svolta nella suggestiva cornice del Museo internazionale delle ceramiche di Faenza con una straordinaria partecipazione di pubblico, è andato in scena anche il "gemellaggio ceramico" tra i Rotary Club di Faenza e Teramo, guidati dai rispettivi presidenti Giorgio Cicognani e Giuseppe Oreglia, alla presenza dei sindaci di Faenza Giovanni Malpezzi, di Teramo Maurizio Brucchi e di Castelli Enzo De Rosa. Tutti i relatori hanno sottolineato la particolare importanza dell’appuntamento per una iniziativa di grandissimo respiro che può rappresentare l’occasione per rafforzare i legami fra due territori, quello faentino e quello teramano e in particolare castellano, che fanno nell’arte ceramica un punto di forza economico, sia nella parte produttiva che turistica. E vista la straordinaria accoglienza che il “Terzo Cielo di Castelli” ha ottenuto nel corso delle varie esposizioni, il Comitato Organizzatore Mostre Ceramiche, presieduto da Alessandro Maria Caccia, ha proposto di valorizzare la grande arte ceramica italiana con “Il Cielo d’Italia”, un quarto soffitto ceramico, al quale invitare a partecipare tutte le Città della Ceramica d’Italia, ognuna con tavelloni dipinti dalle botteghe della propria città e quindi rappresentare, con un fantasmagorico gioco di colori, decori e disegni, “il Cielo d’Italia” dell’arte ceramica e farlo diventare ambasciatore di questa arte nel mondo, come fattore di promozione culturale ed economico.
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