TERAMO – Dopo una settimana di autogestione e di proteste, culminate con il corteo di venerdì, da oggi gli studenti delle scuole superiori teramane hanno dato il via all’occupazione, solo al Di Poppa-Rozzi è stata scelta la formula dell’autogestione, concordata con la dirigente scolastica, fino a mercoledì. Poi gli studenti si riuniranno per decidere il da farsi, anche in vista del secondo corteo, programmato per venerdì prossimo. «L’occupazione è una forma di protesta estrema», afferma il dirigente scolastico dell’istituto magistrale “Milli” Giovanni Di Giannatale, che, tuttavia, come hanno fatto altri suoi colleghi, si è solo limitato a segnalare alla Questura la situazione. «La protesta – spiega il preside – è legittima, anche se il metodo scelto è considerato illegale. Tuttavia al momento tutto si sta svolgendo in maniera tranquilla». I ragazzi si sono organizzati per restare a dormire anche la notte, sfidando anche le temperature non proprio miti di questi giorni, visto che nelle ore serali il riscaldamento negli istituti resta sempre spento. Non tutti i dirigenti scolastici hanno però accettato di buon grado l’evolversi della protesta: la dirigente scolastica del Delfico-Montauti, Loredana Di Giampaolo, ha infatti inviato una lettera ad alunni e genitori per ribadire che «l’occupazione temporanea della scuola per un tempo apprezzabile integra senza dubbio gli estremi della fattispecie criminosa contestata e non può essere nella specie invocata la causa di non punibilità di cui all’articolo 51 del codice penale». La preside è anche preoccupata per la validità dell’anno scolastico, «condizionata – come scrive nella lettera – dall’effettuazione di 200 giorni di attività didattica. Se l’ondata delle occupazioni compromettesse il raggiungimento del numero di giorni sopra evidenziato, è preciso dovere e non facoltà dei dirigenti scolastici, quali pubblici ufficiali, far recuperare i giorni durante le pause natalizie, le festività previste nel calendario scolastico, o in coda alla fine dell’anno».
PROFESSORI ANCORA SUL PIEDE DI GUERRA – Continuano anche le iniziative dei docenti, che protestano contro i tagli alla scuola. Questo pomeriggio professori dell’Alessandrini-Marino-Forti si riuniranno per stilare un documento e annunciare la decisione di astenersi da tutte le attività extracurriculari e le dimissioni dal ruolo di rappresentanti di istituto. Al Classico oggi si terrà anche un Consiglio di istituto straordinario, aperto anche ai rappresentanti degli studenti, per fare il punto della situazione.