TERAMO – Dopo le proteste degli studenti delle scuole superiori, che hanno occupato gli istituti cittadini, anche gli universitari si fanno sentire. Stamattina i ragazzi del collettivo Stella Rossa sono saliti sul tetto della casa dello studente, per un’azione dimostrativa allo scopo di sensibilizzare la Regione e l’Adsu su un’incmpiuta rimasta ferma per oltre 20 anni. I ragazzi sono anche riusciti ad entrare all’interno della struttura abbandonata, scoprendo la presenza di scaffali, tavoli, sedie, forni e un frigorifero rimasti fermi per anni subendo l’incuria del tempo. «Abbiamo trovato – spiega Andrea Core di Stella Rossa – una situazione ancora peggiore di quella che ci aspettavamo. E’ ora che la politica si svegli e decida di fare qualcosa: che fine hanno fatto i fondi promessi un anno fa?». I ragazzi scono scesi all’arrivo dei Carabinieri e della Digos. Anche il direttore dell’Adsu di Teramo Silvano Binchi si è recato sul posto, invitando i ragazzi ad un incontro nella sede dell’Azienda per il diritto allo studio.
LE ALTRE PROBLEMATICHE – C’è anche problema trasporti, il bus numero 7, infatti, non passa dalle 15 alle 17, e quello delle borse di studio. La situazione è stata sollevata anche dall’Udu, presente stamattina al sit-in di protesta organizzato davanti alla Casa dello studente. «Anche se con l’ultimo scorrimento delle graduatorie – spiega Monia Flammini dell’Udu – l’Adsu di Teramo è riuscita a raggiungere il 90% degli aventi diritto, resta il problema degli idonei non beneficiari: una categoria che non dovrebbe proprio esistere». I ragazzi hanno anche protestato contro la legge regionale di riforma delle Adsu, che prevede l’accorpamento in un’unica azienda allo studio. I ragazzi hanno anche organizzato un volantinaggio per annunciare la manifestazione di domani, che vedrà ancora una volta gli studenti universitari e quelli delle scuole superiori fianco a fianco per protestare contro i tagli alla scuola pubblica.
IL PLAUSO DI RIFONDAZIONE – Un incoraggiamento ad andare avanti nella protesta arriva da Marco Palermo, Segretario Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista. «Nei giorni passati – afferma Palermo – due grandi manifestazioni a Teramo e Roseto hanno visto l’adesione di tantissimi studenti, oggi gli universitari hanno occupato simbolicamente la Casa dello Studente salendo sopra al tetto e domani gli studenti delle superiori e gli universitari insieme torneranno in corteo per le strade di Teramo.Gli studenti con queste straordinarie manifestazioni si stanno caricando sulle spalle, insieme ai tanti lavoratori in lotta in questi mesi, il compito dell’opposizione sociale al governo Monti. Mentre in tanti preferiscono parlare di primarie e di leggi elettorali, c’è un popolo che lotta concretamente per il futuro di tutti, chiedendo di fermare i tagli di Profumo alla scuola e all’Università pubblica e immaginando un’istruzione di massa e di qualità. Il Partito della Rifondazione Comunista anche in Provincia di Teramo, come in tutta Italia, è al fianco degli studenti. Riprendiamoci il futuro che ci vogliono sottrarre per farci pagare il costo della crisi finanziaria. Andiamo avanti con la lotta per mandare a casa Monti e chi lo sostiene, per dire che non possono salvare le banche uccidendo il nostro futuro. Noi la crisi non la paghiamo».