Teramo Nostra premia cinque teramani illustri

TERAMO – San Berardo, patrono della città di Teramo. Come da tradizione, l’associazione culturale Teramo Nostra celebra la ricorrenza con la Festa della Teramanità, nata e cresciuta negli anni con l’intento di riconoscere ed attribuire un plauso ai tanti cittadini che hanno contribuito alla crescita culturale, sociale ed economica della città. L’appuntamento di quest’anno (domani, mercoledì 19, alle 20.30 nella sede di via Fedele Romani), accende i riflettori sui profili personali di cinque illustri teramani e non: Carlo De Sanctis, Aldo Bernardini, Miguel Lecce, Silvia Manetta e Salvatore Marino. De Sanctis, dirigente Asl, è stato per anni punto di riferimento della sanità teramana, primario del reparto di anestesia e rianimazione prima, dell’emergenza poi, nonchè commissario straordinario della casa di riposto "De Benedictis" di viale Crispi: persona di grandi capacità professionali ma soprattutto umane, sempre disponibile e pronto nei confronti delle esigenze del prossimo. Bernardini, già rettore dell’Università D’Annunzio d’Abruzzo, nonché docente emerito decano dell’Università teramana. presente a Teramo da 40 anni, è stato impegnato anche nella difesa del patrimonio storico-artistico-archeologico della città; Lecce, meglio noto come "don Miguel", eccellente gastronomo e imprenditore, ha contribuito alla crescita economica della città con la sua arte culinaria e le sue pizzerie; Manetta, docente e dirigente scolastico, è stata direttrice nella scuola primaria poi preside di vari istituti superiori della provincia, portando sempre innovazione e concretezza nella sua lunga esperienza nel settore; infine Marino, prefetto vicario con pluriennale esperienza dirigenziale, ha assicurato continuità governativa e ha saputo gestire e portare a soluzione varie situazioni di emergenza createsi nella nostra comunità. Nel corso della serata, con l’intrattenimento musicale del pianista Franco Di Donatantonio, sarà presentato il libro di Elso Simone Serpentini "Te l’ho innaffiata quella vigna" (relatori Marcello Mazzoni e Elso Simone Serpentini). Abbinata alla presentazione del libro anche la mostra di pittura di Urszula Nikiel, autrice del quadro riprodotto sulla copertina.