TERAMO – Il quotidiano on line PrimaDaNoi.it è stato condannato dal Tribunale di Ortona al pagamento di circa 17 mila euro tra risarcimento danni e spese legali per violazione della privacy, per aver conservato nell’archivio del sito una notizia riguardante una vicenda penale a distanza di diversi anni dai fatti. A darne notizia è la redazione del quotidiano che ha proclamato uno sciopero a tempo indeterminato e sottolinea come il rischio chiusura sia "più che concreto". "La notizia contestata – si legge nella ricostruzione dei giornalisti – era relativa ad un fatto di cronaca avvenuto nel 2008 all’interno di un locale pubblico pescarese che ha avuto anche un risvolto penale. I personaggi coinvolti avevano chiesto la rimozione dell’articolo. Il giudice ha accolto la domanda dei ricorrenti sostenendo che la notizia (vera e corretta, si ribadisce) andava cancellata". "Il persistere del trattamento dei dati personali – si legge nella sentenza – ha determinato una lesione del diritto dei ricorrenti alla riservatezza e alla reputazione, e ciò in relazione alla peculiarità dell’operazione di trattamento, caratterizzata da sistematicità e capillarità della divulgazione dei dati e alla natura degli stessi dati trattati, particolarmente sensibili attenendo a vicenda giudiziaria penale". "Questa sentenza – dicono i giornalisti – ci condanna per aver voluto difendere il diritto di ogni cittadino di conoscere e di sapere. Ci condanna perché siamo convinti che se un fatto é accaduto debba essere anche ricordato a beneficio di tutti". PrimaDaNoi.it, quotidiano nato nel 2005 che nel proprio archivio
conta oltre 90mila articoli, era già stato condannato dallo stesso tribunale per un episodio analogo a marzo del 2011, tanto che i redattori parlano di "sentenza fotocopia". Ai colleghi di PrimaDaNoi.it va la soldiarietà della redazione di www.emmelle.it.