TERAMO – Quella sui pensionati padroni di Internet dopo mezzanotte che sanno tutto sui low-cost e sui medicinali è stata all’altezza di quella sui 18 giardinieri di Napolitano che ha 3 Maserati ma non riesce ad entrarci nemmeno in una. E anche la definizione di ‘ritardato morale’ o ‘rigor Montis’ affibbiata all’ex premier è piaciuta al pari di "questa non me l’ha mai detta nessuno e mi fa incazzare", lanciata a chi dal pubblico gli ha detto di essere uno di Comunione e Liberazione. Beppe Grillo non è stato soltanto battute. A gudicare dalla presenze in piazza Martiri è sembrato un Messia, con quel suo impermeabile bianco, che è riuscito ad asciugare l’acqua che, non poteva essere altrimenti, ha accompagnato la tappa del suo "tsunami tour" a Teramo. La folla è andata via via aumentando, fino a riempire l’agorà centrale della città, tratta anche dalla potenza di un impianto di amplificazione che ha portato la voce del blogger leader del movimento 5 stelle fino a metà corso. Non è stato soltanto batture, ma anche proposte di cosa accadrà tra un mese o giù di lì, semmai i suoi candidati conquistassero in massa il Parlamento: «Li mandiamo tutti a casa» e giù applausi. «Mi avete fatto diventare ricco – ha detto – a 41 anni potevo stare a casa, con i soldi, che facevo il pensionato in pantofole, guardavo Vespa? Mi ammazzavo. Allora cosa ho fatto? Mi sono preparato, mi sono allenato e mi sono buttato nello stretto di Messina e abbiamo liberato la Sicilia. Siamo diventati la prima forza politica in Sicilia. Porca puttana allora fai le cose se le vuoi. I 40 parlamentari siciliani prendevano 20mila euro al mese, la prima cosa che hanno fatto è quella che hanno detto in campagna elettorale: si sono tolti il 75 per cento dello stipendio, si tengono 2.500 euro netti al mese che va bene, e gli altri li hanno rimessi su un conto della regione, che controllano e o hanno destinato alla concessione al microcredito per piccole e medie imprese». Grillo ha disegnato la candidata-tipo del Movimento, che «non hanno le tette in silicone e i labbroni e i culoni, magari hanno tre figli e si fanno un culo per tirare su la famiglia e che sanno cosa significa il sacrificio e il lavoro».
Internet gratuito per diritto di nascita. "Internet libero e gratuito per diritto di nascita, quando nasco mi dai il codice fiscale e l’e-mail: voglio che l’Italia sia collegata, che cresca la rete. Adesso queste cose ci sono, prima non c’erano, non si ruba più se sei controllato". Grillo ha anche ribadito la necessità che «si ripristini lo Stato, che si arrivi a lavorare tutti, meglio e di meno, 1300 ore all’anno per tutti, indistintamente. Il mio lavoro era fare gli spettacoli: 30 anni fa parlavo di idrogeno, di rifiuti, di spazzolini, sono andato nelle assemblee alla Telecom come azionista per piantare un casino a Tronchetti Provera, sono andato alla Parmalat a sbugiardare che era fallita- ha detto Grillo – ero quello che sono adesso, è il mio lavoro, parte del mio lavoro me lo faccio pagare, ma
un’altra la dedico agli altri. E’ quello che dovete fare voi: dedicare una parte del vostro il tempo al lavoro retribuito e un’altra parte agli altri, questo dovete fare, qualsiasi mestiere fate, se vogliamo cambiare l’Italia, invece di stare a guardare".
Lavoro pieno e più breve per tutti. "Lavoro pieno e breve per tutti, ma con i nostri collocamenti, 1.300 ore all’anno per tutti". E poi, l’idea del ‘politometro’, una sorta di redditometro al contrario: "Se tu vuoi sapere i miei guadagni – spiega Grillo – vediamp quanto guadagnavi tu prima, durante e dopo le elezioni, poi se non sei congruo applichiamo uno studio di settore e i magistrati ci ridanno anche i soldi perché sono soldi nostri".
Perchè ha tassato dal basso? Non ha risparmiato critiche al premier Mario Monti, sottolineando l’errore di tassare attraverso l’Imu. "Avrebbe potuto dire agli italiani – sostiene Grillo -, sentite stiamo fallendo, allora facciamo tutti insieme i sacrifici per cinque o dieci anni, ma non parti dal tassare le imprese, ma non metti l’Imu: parti da sopra, non prendi e metti l’Imu a una pensionata che magari ha un mutuo ed è anche vedova, e non vai a toccare la presidenza della Repubblica, che costa 242 milioni euro all’anno. Napolitano ha tre Maserati e 18 giardinieri, Buckingham Palace ne ha quattro, quando la regina ha saputo dei giardinieri di Napolitano ha chiesto ‘ma quali piante particolari avete?’".
Abbassiamo gli interessi sul debito, sennò… "Possiamo fare tutti i sacrifici del mondo vogliano, ma il debito è andato a 2.100 miliardi e ogni anno paghiamo quasi 100 miliardi di interessi, hai voglia a fare spending review per 20 anni, ma se non fermi gli interessi sul debito questo paese è morto", ha detto al pubblico. "Se la gente ci vota – spiega – applicheremo la nostra agenda. E allora ci sediamo lì, ridiscutiamo gli interessi con le banche, con le assicurazioni, mi voglio sedere lì e dire ‘signori siamo in emergenza, la gente non ha piu’ il lavoro: noi
per cinque anni vi daremo lo 0,05% di interessi, se no andate affa…..’".