Ruzzo: per Di Marco la exit-strategy passa per un Cda "di garanzia"

TERAMO – Su una exit-strategy per il Ruzzo lontana dalle logiche dei partiti si dichiara daccordo anche il sindaco di Castellalto Vincenzo Di Marco secondo cui bene avrebbe fatto il sindaco Maurizio Brucchi a rivolgersi ai sindaci dei Comuni soci per risolvere l’ingorgo politico. “I problemi – ha dchiarato Di Marco – vanno affrontati fuori dagli schemi dei partiti e ai sindaci, i cui Comuni sono i proprietari del Ruzzo, è richiesto un atto di responsabilità”. La proposta di Di Marco è quella di convocare una assemblea chiamata a nomiare subito un Cda di garanzia composto da 5 sindaci che rappresentino tutte le forze politiche. Questi dovrebbero amministrare l’azienda gratuitamente senza compenso aggiuntivo a quello che già percepiscono per il tempo necessario a garantire tre obiettivi. Il primo è quello di dare garanzia alle aziende che vantano crediti nei confronti del Ruzzo attraverso un piano di rientro di 18/24 mesi accompagnato da un progetto di bancabilità degli investimenti necessari sia sulla rete idrica che su quella fognaria. Il secondo obiettivo che individua Di Marco è la rimodulazione dei costi dell’azienda, I tagli alle spese improduttive e la sistemazione della situazione occupazionale (con priorità sulla manodopera esterna). Infine c’è la priorità per eccellenza: l’acqua come bene pubblico, adoperandosi per l’abbassamento dei costi di consumo per le utenze. “Se continuamo a guardare al passato – conclude il sindaco di Castellalto – la situazione delle aziende creditrici peggiorerà, la situazine dei lavoratori si fa più incerta e si rischia di rendere irrecuperabile lo stato aziendale. “Io sono pronto – conclude Di Marco – dobbiamo salvare e rilanciare un’azienda che sta rischiando il default con intenti e metodi non consueti al modo di fare politica adottato fino ad oggi”.