TERAMO – Duro richiamo del segretario generale del Comune Sergio Iezzi all’indirizzo dei dirigenti dell’Ente. In una lettera, inviata a tutti i settori, ma anche al sindaco Maurizio Brucchi e al direttore generale Furio Cugnini, il segretario striglia per bene i dirigenti, per le documentazioni portate in Consiglio comunale, che troppo spesso contengono errori macroscopici. La missiva è di pochi giorni fa, il 12 aprile, e arriva a pochissima distanza dal Consiglio comunale del 9 aprile, in cui sono volate scintille tra maggioranza e opposizione proprio su questo tema. Eccoli, nel dettaglio, gli errori contestati: il segretario mette in luce la “mancanza di allegati citati nel dispositivo, che spesso rappresentano parte integrante dell’atto da approvare”; le motivazioni spesso imprecise o poco chiare o troppo sintetiche; un’estensione formale in cui si ravvisano errori come anacoluti o imperfezioni morfologiche e sintattiche; fino ad arrivare a problemi di contenuto, come la “carenza di istruttoria tecnica” e i “riferimenti normativi non sempre pertinenti”. La strigliata è indirizzata, come detto, a tutti i settori, ma in particolare a quelli tecnici e a quello urbanistico. E su questo argomento, da sempre sollevato dal centrosinistra in Consiglio, sono intervenuti stamattina, nel corso di una conferenza stampa, i consiglieri di minoranza. «Questa lettera – afferma il capogruppo del Pd Giovanni Cavallari – riporta finalmente nero su bianco ciò che noi abbiamo sempre detto, spesso rifiutandoci di votare le delibere ed uscendo fuori dall’aula in segno di protesta, non si tratta di problemi meramente formali ma di atti imprecisi e con errori, che possono avere conseguenze anche gravi, se votati. Le responsabilità sono soprattutto politiche». Dello stesso avviso anche il consigliere di Rifondazione comunista Sandro Santacroce, che ha messo in luce l’iter seguito dagli atti prima di approdare in Consiglio: «C’è un’intera macchina che non funziona». Valdo Di Bonaventura (Idv) ha sottolineato che al Comune di Teramo c’è anche una figura in più addetta al controllo, il direttore generale, «che non è necessaria, costa tanto ai cittadini e ne potremmo fare davvero a meno».
LA REPLICA DI BRUCCHI – Non si è fatta attendere la replica del sindaco Maurizio Brucchi, che attacca il centrosinistra e in particolare il Pd, offrendo una diversa interpretazione della missiva (il cui testo potete leggere in questo articolo). «Apprendo con sollievo la notizia che il Presidente Napolitano abbia accettato di guidare il Paese ancora per due anni, contribuendo così ad uscire da un momento di difficoltà determinato dalla incapacità del Partito Democratico di trovare quelle ragioni di unità che, nell’interesse dell’Italia, avrebbero dovuto condurre a comportamenti di grande responsabilità. D’altronde, tale incapacità la si può trasferire a livello locale. Ultimo episodio, la conferenza stampa di questa mattina, quando il Pd ha faziosamente trasformato una nota del Segretario Generale del Comune, dottor Sergio Iezzi, rileggendola a meri fini strumentali e distorcendone ragioni e finalità per inqualificabili scopi denigratori. Della nota in questione, infatti, il Sindaco era perfettamente a conoscenza, ed anzi ne aveva condiviso l’obiettivo che era quello di invitare dirigenti e dipendenti comunali a lavorare con maggiore attenzione e scrupolo, nell’interesse dei cittadini. Ecco, pertanto, che ancora una volta, l’azione politica di un partito ormai alla deriva si concretizza in attività strumentali, faziose e false. A dimostrazione di ciò, allego la nota ufficiale del Segretario Generale, che il Pd stamattina non ha voluto consegnare alla stampa. Basta leggere per capire la verità dei fatti e per ricevere ulteriore conferma della mancanza di responsabilità da parte degli esponenti del PD».