Studenti nel Cda ateneo: Udu e Cau-Stella rossa fanno ricorso al Tar

TERAMO – L’Unione degli universitari e il Collettivo autonomo universitario Stella Rossa hanno presentato ricorso al Tar dell’Aquila contro la legittimità del Cda e del senato accademico dell’Università di Teramo. Nel ricorso, a cura dell’avvocato Michele Bonetti di Roma, le organizzazioni degli studenti universitari sottoilnenano l’irregolarità della procedura seguita dall’Ateneo teramano per il rinnovo delle rappresentanze studentesche, procedendo al rinnovo delle cariche accademiche prima di quello dei rappresentanti degli studenti: a Teramo, contrariamente a quando accaduto negli altrii atenei italiani, si sono tenute per prime le elezioni del Magnifico Rettore, poi tutte le altre, tra cui le “elezioni” di secondo livello di Senato e Cda, e solo il 21 e 22 maggio prossimi si procederà al rinnovo delle restanti cariche studentesche interne all’Ateneo. Dunque, sottolineano Udu e Cau-Stella Rossa, la componente studentesca nel senato e nel cda dell’Università è stata indicata ‘contra legem’. «La legge Gelmini – citano Udu e Cau-Stella Rossa – recita espressamente che gli studenti debbano essere direttamente eletti; nel nostro Ateneo si è invece proceduto a dare mandato al Consiglio degli Studenti senza specificare tra l’altro le qualità che tali studenti avrebbero dovuto avere per poter essere eletti. Inoltre, il dettato legislativo della riforma Gelmini prevede che gli studenti eletti negli organi che compongono la governance d’ateneo non debbano essere iscritti oltre il primo anno fuori corso; tra i neo-"eletti" risulta invece esserci uno studente iscritto oltre il limite stabilito. Tale elezione, o meglio, nomina, è ovviamente del tutto passata in sordina tra la componente studentesca, che invece ha il diritto di poter esercitare il proprio elettorato attivo e passivo e decidere chi debbano essere i propri rappresentanti». Una interrogazione al ministero dell’Istruzione, in cui si solleva questo probabile difetto di legittimità, è stata presentata attraversa il rappresentante in Cnsu, Mauro Pettinaro: è stata sottoscritta anche dai rappresentanti di Azione Universitaria che muovono le nostre stesse perplessità. «Il ricorso – dicono gli studenti universitari – mira a ristabilire la legittimità degli organi. Ricordiamo che membri illegittimi inficiano l’operato degli organi stessi e degli atti da loro emanati, e ciò sarebbe un grave rischio per tutti gli studenti che potrebbero veder compromessa la loro carriera universitaria».