TERAMO – Due mani che reggono sicure una vita, il prima e dopo di una maternità voluta, attesa e compiuta, la cellula primordiale della famiglia, di una famiglia. E’ la sintesi di come la fotografia può sintetizzare in un momento, con un simbolo, quanto di più importante può esserci nella vita di un uomo. Parte da questo semplice e al tempo stesso intenso scatto “Il dono della vita”, il percorso artistico che il fotografo Stefano D’Alessandro ha elaborato per allestire la mostra che sarà ospitata all’interno del palinsesto di “Una città a misura di famiglia”, del Comune di Teramo e del Forum delle Associazioni Familiari dell’Abruzzo. “Newborn e pregnancy”, neonati e gravidanza, è il tema dell’esposizione; Stefano D’Alessandro ne ha fatto quasi un cult, che oggi sottopone alla lente di ingrandimento del grande pubblico teramano, dopo aver ottenuto un “Bronze medal” all’International Photographic Art Exibition di Lishui in Cina, nel 2008. La famiglia letta attraverso il passaggio della gravidanza e del parto, colorati nello scatto di D’Alessandro solo con il bianco e il nero a sottolineare quell’ansia felice dell’attesa, attesa di costruire un futuro, pronti per accogliere un compito di grande responsabilità. La mostra di Stefano D’Alessandro, che nel suo lavoro è supportato dalla collega-moglie Amalia Falasca, si annuncia interessante ed è molto attesa tanto che solo due giorni di esposizione potrebbero rivelarsi pochi. L’allestimento è nel Museo Archeologico “Savini” in via Delfico, domani e dopodomani (sabato e domenica 25-26, nell’orario dalle 9 alle 20).