TERAMO – "Dopo cinque anni di Governo Chiodi siamo certi di poter dire che in Abruzzo non esiste neanche un metro di infrastruttura in piu". Lo hanno affermato il capogruppo del Pd in Consiglio regionale e il segretario del partito, Camillo D’Alessandro e Silvio Paolucci, nell’annunciare che il Pd non parteciperà all’incontro della consulta del Patto per lo sviluppo dell’Abruzzo con il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, previsto nel pomeriggio a Pescara. "Non è una scortesia verso un Ministro della Repubblica – hanno sottolineato in conferenza stampa -, ma non abbiamo intenzione di prendere parte alla farsa di fine legislatura di Chiodi sulla partita delle infrastrutture. A maggio del 2009 Chiodi sottoscrisse un’intesa quadro sulle infrastrutture che prevedeva 6 miliardi di euro per l’Abruzzo, ma non è stato speso neanche un euro. Un mese fa il governatore ha parlato di 900 milioni di euro nell’ambito di un atto aggiuntivo all’intesa, ma abbiamo verificato e nessuna di queste opere ha copertura finanziaria". "Siamo convinti che non partirà neanche un cantiere entro la fine della legislatura, mentre Chiodi – hanno proseguito – vuole raccontare di non trovarsi alla fine, bensì all’inizio del mandato. Si preoccupi piuttosto di rendicontare le infrastrutture realizzate e non di proporne di nuove. Dovrebbe dire quali sono i risultati portati a casa". Secondo il Pd, inoltre, le infrastrutture previste dall’atto aggiuntivo non sono la priorità per l’Abruzzo: "mancano il prolungamento dell’asse attrezzato per raggiungere almeno Manoppello e l’interporto – hanno evidenziato D’Alessandro e Paolucci -, il collegamento della fondovalle Sangro col Molise, il completamento della Teramo-Mare e la penetrazione dei raccordi ferroviari nelle aree industriali. E’ questa la vera partita – hanno concluso -, ma sarà il nuovo governo regionale ad occuparsene".
MASTROMAURO INSISTE SUL COMPLETAMENTO DELLA TERAMO-MARE – Alla presa di posizione dei consiglieri regionali del PD Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca, relativa al completamento della Teramo-Mare, si aggiunge quella del sindaco Francesco Mastromauro."Mancano solo 6 chilometri – afferma il primo cittadino di Giulianova – al completamento della Teramo-Mare, un’arteria di assoluta importanza strategica, ed indifferibile, per il collegamento Roma-Adriatico e per il rilancio del territorio. Senza quei 6 chilometri, come ho sottolineato a più riprese, da ultimo il 28 febbraio 2011, il 10 maggio seguente e il 27 settembre 2012, non ci sarà neppure quel sistema modale necessario per una strategia territoriale di ampio respiro, alludo all’area vasta Teramo-Val Tordino-Giulianova, che oggi è assolutamente necessaria. E non si sottovalutino nemmeno i problemi di sicurezza, di congestione del traffico e di inquinamento atmosferico e acustico subiti dagli abitanti di Villa Volpe, di Colleranesco e del quartiere di Villa Pozzoni, ormai gli unici centri abitati, dopo la realizzazione del tratto sino alla Stazione di Mosciano S. Angelo, ancora assoggettati ad un flusso veicolare esorbitante e non più tollerabile, con gravi riverberi sulla qualità della vita. Quei 6 chilometri mancanti sono un’incompiuta vergognosa e al tempo stesso una beffa tenuto conto che il completamento della Teramo-mare, annunciata trionfalmente da Chiodi, prima di scomparire dagli interventi prioritari figurava fra le opere della Legge Obiettivo ed era stato inserito nell’Accordo Stato-Regione sottoscritto dall’allora presidente Del Turco per un importo di 33 milioni di euro”.