TERAMO – La Villa Comunale di Teramo è stata oggetto di una recente ristrutturazione ma, stando alla segnalazione di una nostra attenta lettrice, il lavoro di chi dovrebbe curare, o aver curato, la manutenzione è stato alquanto distratto. La lettrice, madre di un bimbo e frequentatrice di questo suggestivo e storico angolo verde della città, lamenta le insidie che tendono agguati proprio i più piccoli fruitori di quesi spazi. Siamo andati a verificare e abbiamo scoperto qualcosa di più della semplice sottolineatura di un attraversamento in legno dove manca un asse e che potrebbe costituire trappola pericolosissima per la corsa di un bambino ma anche di anziani. Ad esempio ci sono staccionate divelte e non sistemate, che mostrano chiodi arrugginiti e sporgenti, vecchie strutture di cestini in ferro rimasti scheletri abbandonati, seminascosti dal cespuglio ma ben visibili sul cammino delle persone; ancora: staccionate del laghetto dei cigni con assi divelte che lasciano lo spazio al passaggio di piccoli e, dulcis in fundo, l’ingresso alla nuova sala dell’Ipogeo senza barriera di accesso: chiunque può infilarsi lì sotto e sfruttare il tunnel che porta alla sala o alla risalita del sottopasso di piazza Garibaldi per qualsiasi cosa, dal bivacco al danneggiamento. Un’occhiata più attenta da parte di chi si occupa della manutenzione eviterebbe spiacevoli conseguenze e donerebbe alla Villa un aspetto più consono del suo ruolo.
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