TERAMO – Un tuffo nel passato tra ricordi, aneddoti, tanti fermo-immagine di partite, successi, delusioni, qualche lacrima per chi non c’è più. Al vecchio Comunale la serata è stata lunga e nemmeno la pioggia ha fiaccato la passione di chi voleva giocare, nonostante l’età e qualche chilo in più, e di chi voleva cantare sugli spalti di quel tempio chiamato Curva Est. Perchè nell’amarcord dei "bianchi" contro i "rossi", organizzato per celebrare in due giorni i cento anni di vita del Teramo calcio, hanno vinto gli ultrà. Sono tornati a casa, loro. Già scendendo dalla discesa di San Giuseppe è sembrato tornare a respirare le grandi domeniche, con l’eco vicinissima dei cori tanto cari al ‘Diavolo’. E poi, dal campo, quei colori, quelle coreografie, quel bandierone che ha superato indenne intemperie e intemperanze, capace ancora oggi di tapparci la gola con un groppo, quel "Forza Teramo, rubaci l’anima" percorso dal fremito di cento mani che lo tendono: chi voleva celebrare, loro della Curva Est, ci sono riuscito appieno e lo hanno rbadito con il loro "Siamo noi il Teramo calcio". Sul tappeto verde spelacchiato ma sempre tosto e incurante dell’acqua, è stata partita vera, almeno nelle teste di chi calzava scarpette e divisa bianca o rossa. Hanno vinto i rossi, per due reti di scarto, al termine della conta dei risultati delle tre partite da mezzora. Tre generazioni di giocatori si sono alternati in campo, 90 giocatori di tutte le epoche, fatta eccezione, per ovvi motivi, quella più vicina al dopoguerra. Da "Ciccillo" Esposito e Pulitelli ai Monaco, ai Cerri, alla dinsatia dei Pierleoni fino ai più “recenti" Catelli e Cognata. Con un pensiero a chi non c’è più, per strappare l’applauso anche per loro, che hanno contributo a portare il biancorosso del Teramo fino a oggi, splendidi staffettisti del testimone di chi, nel 1913, diede il primo calcio a un pallone. E oggi tutti pronti per tuffarsi nell’abbraccio della piazza Martiri, alle 21, in un bagno di folla che dovrà fare a gara per riconoscere tanti e tutti i 300 tra ex presidenti, dirigenti, giocatori ed allenatori che sui 550 contattati, hanno risposto presente per esserci stasera.