PESCARA – Nel corso di una conferenza stampa, cui hanno preso parte anche il dirigente del servizio Opere marittime e acque marine della Regione, Carlo Visca, e il responsabile dell’ufficio Acque marine, Nicola Caporale,
l’assessore Mauro Di Dalmazio ha sottolineato che "del 97,3% di acque balneabili, oltre l’80% è classificato come eccellente. Quello diffuso dal Ministero è un dato assolutamente non conforme alla realtà e su questo abbiamo fatto chiarezza. Siamo stati rigorosi nelle analisi e il Ministero aveva il dovere di valutare diversamente i dati". Annunciando l’avvio di "una vertenza politica e istituzionale con il Ministero affinché adotti le opportune
iniziative per rettificare", Di Dalmazio ha sottolineato che a breve verrà diffuso un dossier, contente i dati corretti. "Lo invieremo allo stesso Ministero e a tutti gli operatori turistici, in modo che ognuno possa avere la documentazione in mano e spiegare ciò che è accaduto ai turisti". Con l’obiettivo di "dare una giusta immagine dell’Abruzzo", per la prima metà di luglio è stata promossa una campagna pubblicitaria e di comunicazione, definita "aggressiva" dall’assessore. Si tratta di uno stralcio della campagna prevista tra settembre e ottobre. Verrà riproposto, tra l’altro, lo spot "Abruzzo naturalmente tuo". La Regione, in tal senso, ha già chiuso accordi con i maggiori network (tra cui Rai, Mediaset, La7 e Sky), con le radio, i principali gruppi editoriali e le emittenti locali. "L’obiettivo – ha sottolineato l’assessore – è intercettare quei flussi di turisti che ormai decidono sempre più tardi dove andare, in una logica di last minute". Dal canto loro Visca e Caporale, spiegando i dettagli dell’equivoco, hanno affermato che "rapportare i punti di prelievo con qualità scarsa al totale dei punti di prelievo non é utile perché il dato non è territoriale, mentre più utile é rapportare il numero di chilometri balneabili sul totale dei
chilometri di costa".