Chiodi taglia il nastro del mini ospedale di Sant'Egidio ed elogia la Asl

SANT’EGIDIO – Il taglio del nastro da parte del governatore Gianni Chiodi e del direttore generale Giustino Varrassi, ha aperto ufficialmente a Sant’Egidio le attività del secondo snodo territoriale della cosiddetta medicina del territorio in Val Vibrata dopo quello di Villa Rosa di Martinsicuro. Un mini ospedale che metterà a disposizione dell’utenza di un’altra fetta della vallata, che è stata giá ribattezzata del "recupero della mobilità passiva", servi di primo e secondo livello: ambulatori di medicina generale in cui si alterneranno 10 medici (dalle 8 alle 20), la guardia medica notturna e festiva (dalle 20 alle 8), il serivio di ticket e prenotazione visite e prestazioni, un ambulatorio polispecialistico per cardiologia, oculistica, chirurgia, ecografie per adulti e bambini, ecocolordoppler arterioso e venoso, urlogia ed endocrinologia. Lo ha sottolineato anche il Governatore, Gianni Chiodi: "La Asl di Teramo è stata molto reattiva sul piano della medicina territoriale – ha detto il Governatore -. Questo di Sant’Egidio è il completamento di una rete della tanto evocata medicina territoriale, che permette agli ospedali di svolgere il proprio ruolo, quello di trattare con grandi professionalità le acuzie e le emergenze, offeendo servizi più vicini al cittadino: dunque non intasare gli ospedali e offrire 24 ore al giorno servizi e prestazioni che come abbiamo visto hanno avuto una risposta molto interessante da parte dei cittadini, come nel caso di Martinsicuro". Per Chiodi è stata anche l’occasione per sottolineare il nuovo corso della sanità abruzzese, tornando sul pareggio di bilancio: "Non abbiamo operato nessun taglio come si continua a sostenere sbagliando: come sistema sanitario abruzzese spendiamo più del 2008, ma spendiamo in modo diverso, abbiamoridotto sprechi e privilegi per investire  nella medicina territoriale e nelle cure primarie. Stiamo cercando di costruire un modello di sanità paragonabile ai migliori italiani – ha aggiunto Chiodi -. Il pareggio di bilancio ci consente di investire, cosa che che non potevano fare prima, perchè avevamo una struttura talmente scadente sia dal punto di vista qualitativo che finanziario che ci ha portati a essere commissariati. Questa è la verità: oggi miglioriamo i conti e investiamo in tecnologia easistenza territoriale, dando quei livelli essenziali di assistenza che corrispondono alle linee del ministero della lute". Chiodi ha anche ‘gestito’ un piccolo fuoriprogramma dopo l’inaugurazione quando la platea ascoltava l’intervento del direttore sanitario Camillo Antelli: una signora, rappresentante di un comitato di cittadini giuliesi, ha inveito contro l’oratore reo di non aver mai dato risposte sul futuro dell’ospedale di Giulianova. Il Givernatore ha dapprima avvicinato la signora e con lei si è allontanato dal palco permettendo la prosecuzione dei lavori, poi l’ha rassicurata con il suo intervento, confermando che le proceute per il nuovo ospedale giuliese stanno procedendo e che il nuovo edificio dovrebbe sorgere nel 2018. In serata di annunci, anche Antelli, sottolineando che la Asl di Teramo ha finora "speso bene" 48 milioni di euro, ha annunciato nei prossimi giorni la nascita dell’hospice a Teramo.