TERAMO – Un Cda più snello, con un presidente e due componenti, e un manager con un curriculum di tutto rispetto alla guida. E’ questa la “svolta” che i sindaci di centrodestra vorrebbero per il Ruzzo: ieri sera nel corso del vertice che si è tenuto nella sede del Pdl, i sindaci, insieme all’assessore Paolo Gatti e al deputato e coordinatore provinciale Paolo Tancredi hanno raggiunto l’accordo sul nome del prossimo presidente: Antonio Forlini. Nato a Teramo il 23 novembre 1960, sposato con due figli, Forlini è laureato in Giurisprudenza, ha conseguito il Master in Business Administration alla Bocconi. Ha insegnato Contabilità e Controllo di Gestione all’Istituto Studi Direzionali di Stresa. Dal 1996 è Dirigente del Gruppo Amadori. E’ fra i soci promotori di Italia Futura Abruzzo, è stato anche candidato della Lista Scelta Civica per Monti alle ultime elezioni politiche. Un nome che è riuscito a mettere d’accordo tutte le “anime” del Pdl, e che potrebbe piacere anche al centrosinistra, desideroso di un cambio radicale in via Dati. Anche il centrodestra quindi, ha optato per la mancata riconferma del vicepresidente vicario Carlo Ciapanna. «Credo che non si potesse scegliere una persona con un curriculum più valido – afferma Gatti – i sindaci hanno espresso la loro preferenza all’unanimità».
Tre donne tra le ‘papabili’ due vice nel Cda. Adesso la ‘triade’ che comporrà il nuovo Consiglio di amministrazione, oltre a Forlini, sarà completata da due altri domponenti. Verranno scelti tra cinque dei sette funzionari di enti pubblici soci del Ruzzo che hanno fatto domanda e che risultano eleggibili (due non lo sono). Tra questi cinque – che sono funzionari dei comuni di Cellino Attanasio, Civitella del Tronto, Nereto, Giulianova e Campli – tre sono donne. E non è escluso che in una ragionata valutazione del rispetto di candidature di genere, le due ‘vice’ di Forlini possano essere proprio due rappresentanti del gentil sesso. Spetterà all’assemblea dei sindaci l’ultima parola.
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