TERAMO – «Il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha fatto alcuni giorni fa affermazioni di rilievo istituzionale, penale e politico sulla grave situazione della Tercas di Teramo, il più grande Istituto bancario
abruzzese, che controlla anche la Caripe di Pescara, e che è stato recentemente commissariato dalla Banca d’Italia ed è in Amministrazione Straordinaria dal 30 aprile 2013». Per questi motivi l’onorevole Gianni Melilla (Sel), ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Economia sulla situazione della Tercas. Melilla chiede di sapere, visto che «il Presidente Chiodi parla di "strategia di depauperamento non fatta da una sola persona", e siccome "si parla di titoli tossici introdotti dal 2005 nell’attivo della Banca, si cita una cifra enorme di un miliardo di euro, si sostiene che "il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale potrebbero essere stati quindi tratti in inganno", infine si dichiara testualmente: "Ho l’impressione che alcune possano essere operazioni trasmigrate dal mondo dal mondo del Gruppo Unipol", quali "iniziative intenda assumere" il ministero "nell’ambito delle sue competenze istituzionali e nel pieno rispetto delle funzioni degli altri Organi Istituzionali, per chiarire la reale situazione della Tercas di Teramo, la portata delle affermazioni del Presidente Chiodi in tutta la loro rilevanza e nel contempo garantire un impegno straordinario per assicurare una soluzione positiva della crisi che attualmente vive il più grande istituto bancario abruzzese».