Antisemitismo su Internet, perquisiti due ventenni teramani

TERAMO – Ci sono anche due ventenni teramani tra i 35 indagati nell’inchiesta "Stormfront II" della Polizia postale e della Digos di Roma che questa mattina all’alba ha portato all’arresto di una persona e alla contestuale perquisizione in 22 città italiane per istigazione all’odio razziale. L’operazione che questa mattina ha portato gli agenti romani in collaborazione con quelli teramani in casa dei due ventenni residenti a Teramo – ma che non fanno parte dei gruppi di estrema destra finora conosciuti e noti alle cronache per precedenti giudiziari – mira a stroncare la rete che diffonde, soprattutto attraverso Internet, idde fondate sull’odio razziale ed etnico e di incitamento a commettere atti di discriminazione e di violenza. Gli indagati sono 35 residenti in varie province italiane (Roma, Milano, Torino, Varese, Lecco, Mantova, Rovigo, Forlì, Potenza, Ragusa, Messina, Cosenza, Genova, L’Aquila, Teramo, Alessandria, Cremona, Sondrio, Salerno, Pistoia, Fermo e Viterbo). L’attività investigativa è stata incentrata sull’identificazione di chi ha diffuso sul web – attraverso canali di condivisione video – un filmato (“Il nemico occulto – un documentario sulla questione ebraica”), realizzato da utenti della sezione italiana del forum “Stormfront”, dagli evidenti contenuti antisemiti che riproduce immagini finalizzate ad accusare gli ebrei della crisi economica mondiale, indicando alcuni di loro come titolari di ruoli apicali all’interno di banche ed altre istituzioni. L’unico arrestato è a Mantova, un uomo di 51 anni, per porto abusivo di armi, oltre ad essere stato denunciato per istigazione all’odio razziale. È stato trovato in possesso di 2 moschetti “94″ completi di munizionamento, un involucro di bomba a mano, 7 baionette e una bandiera con svastica. Nello stesso contesto sono stati condotti approfondimenti per risalire agli autori di post, pubblicati sempre sul forum, istigatori all’odio ed alla violenza per motivi razziali, etnici nazionali ed al contempo fortemente diffamatori nei confronti di alcuni personaggi pubblici, quali il sindaco di Lampedusa, Giuseppina Maria Nicolini, Carla Di Veroli, già assessore alla politiche culturali, giovanili e pari opportunità di un Municipio di Roma ed il noto scrittore Roberto Saviano. I post in argomento, sono stati pubblicati da utenti coperti nell’identità personale da pseudonimi, alcuni dei quali palesemente echeggianti una cultura della discriminazione. L’indagine fa seguito all’operazione Stormfront, culminata nel novembre 2012, nell’arresto di quattro persone, tra cui Daniele Scarpino, promotore dell’associazione e moderatore del forum Stromfront, Diego Masi eLuca Ciampaglia, moderatori del forum, e Mirko Viola, utente del forum particolarmente attivo nella pubblicazione di post “tematici”. Il processo relativo alla prima indagine si è concluso, per i quattro arrestati, con la condanna a pene che variano da 3 anni a 2 anni e 6 mesi di reclusione. Nelle abitazioni dei teramani sono stati sequestrati pc, materiale informatico, dischi fissi e altra documentazione adesso al vaglio del magistrato romano che conduce le indagini.