TERAMO – Le scuole superiori teramane sono in fermento. Stamattina alcuni plessi, come al Milli, al Pascal-Comi e al Delfico si sono tenute assemblee d’Istituto, in cui i ragazzi hanno discusso la possibilità di avviare l’autogestione. In altre, come al Di Poppa-Rozzi, i ragazzi hanno chiesto ed ottenuto una riunione con il dirigente scolastico. Al Milli i ragazzi hanno deciso di far partire l’autogestione da domani mattina. In altri plessi, come al Pascal-Comi, il preside Piero Natale ha chiesto ai ragazzi di rinviare la protesta di un giorno, per organizzare in maniera più organica le attività didattiche alternative al normale calendario scolastico. «Ovviamente – spiega Natale – la scuola non può autorizzare l’autogestione, ma si possono comunque organizzare delle forme di didattica alternativa nel rispetto della legalità». Anche al Liceo Scientifico l’autogestione partirà da giovedì, i ragazzi hanno già realizzato un programma che sarà presentato domani al preside, assicurando che si tratterà di un’autogestione "ordinata", con lezioni scelte dagli studenti stessi, che hanno già contattato i loro colleghi dell’Università di Giurisprudenza per lezioni su Diritto ed Economia. Al Liceo Classico la situazione è più equilibrata: l’autogestione è stata votata da una maggioranza risicata, comincerà da giovedì. Probabilmente le iniziative legate all’autogestione andranno avanti fino a sabato, le proteste, basate soprattutto sui tagli governativi alla scuola pubblica, dovrebbero concludersi, come avvenuto lo scorso anno, con una manifestazione congiunta in centro storico organizzata per lunedì o martedì.
ECCO IL DOCUMENTO DEI RAPPRESENTANTI D’ISTITUTO PROVINCIALI – "In data 14 novembre i rappresentanti degli studenti degli istituti della provincia di Teramo si sono riuniti in assemblea. Da tale incontro è emerso il “dovere morale” di dare seguito alle tematiche che oggi affliggono non solo studenti ma anche tutti coloro che vivono la società odierna. Tali tematiche sono state largamente affrontate a livello nazionale passando dalle grandi manifestazioni della Capitale fino ad arrivare alle assemblee cittadine. Rivendichiamo il diritto alla “dignità” dell’essere umano, negata dal sistema tecnocratico dei governi economici imposti in Europa. L’Europa che ci condanna ad un blocco dei contratti statali per tutto il 2014 nonostante l’aumento del costo della vita; l’Europa di Draghi di Monti e dei “Gemelli Letta”; l’Europa delle imposizioni e delle imposte, che chiede ma non concede; L’Europa che governa economicamente e socialmente i nostri paesi e le nostre vite. In Italia infatti l’ “Opera Pubblica” di aziendalizzazione dei saperi promossa in tempi passati da Berlinguer, ed oggi riproposta da Letta, promuove senza freni l’ingresso di enti privati nelle Pubbliche Istituzioni. Investimenti in Test come l’INVALSI, portano ad un aumento della “concorrenzialità” fra gli studenti. L’aumento delle imposte nelle università ed il passaggio ormai quasi neutralizzato del contributo da “volontario” ad “obbligatorio” segna il drastico divenire della scuola d’élite. Finanziamenti perpetrati negli anni alle scuole paritarie (private) favoriscono l’ingresso nel mercato del lavoro solo di coloro che hanno disponibilità economica tale da adempiere agli oneri delle suddette. Con il Decreto Scuola 2013 si attenta alla scuola pubblica investendo su di essa un’ irrisoria cifra e consegnando 220 milioni di euro alle scuole paritarie. Ostentando parole come “crisi” e “debito” si giustificano i tagli allo Stato Sociale (Welfare State), ma nessuno giustifica la disponibilità di 5 miliardi di euro per la T.A.V. e di altri 15 miliardi per l’acquisto di caccia bombardieri. Noi ribadiamo il concetto di DIGNITA’ dell’uomo, non essendo azioni finanziarie o Titoli di Stato. Per questo unanimemente è stato deciso l’inizio di mobilitazioni studentesche a partire da martedì 19 novembre. Si invitano inoltre alla partecipazione, in vista della manifestazione provinciale che sarà indetta in una conferenza stampa, tutte le realtà sociali che si riconoscono in tali tematiche".