TERAMO – Un importante riconoscimento è stato ottenuto dalla Teramo Ambiente a cui è stata notificato l’ottenimento di due certificazioni: quella ambientale Uni14001 e quella sulla sicurezza sul lavoro OHSAS 18001. "Si tratta di un risultato che, dopo 18 mesi di lavoro e 3 giorni di ispezioni, premia il lavoro e gli investimenti che abbiamo fatto in azienda – ha detto il presidente Fernando Cantagalli – e che testimonia che abbiamo fatto prevalere l0anima pubblica dell’azienda rispetto a quella privata". Gli investimenti di cui parla Cantagalli sono quelli relatii alla sistemazione dei cimiteri e gli interventi di Carapollo per cui la municipalizzata ha rischiato il sequestro. "Al di la del prestigio conferito all’azienda che conferma cosìil suo ruolo di fiore all’occhiello – ha detto ancira Cantagalli – le due certificazioni ottenute hanno ricadute tangibili anche dal punto di vista economico e di prospettive. Infatti in tema di sicurezza sul lavoro avremo sgravi per circa 80mila euro da parte dell’Inail e per di più siamo adesso competitivi per la partecipazione a bandi di gara come la candidatura a gestore unico per la provincia di Teramo". Cantagalli e il direttore dei servizi Pierangelo Stirpe hanno infine posto l’accento su altro aspetto a tutela dell’azienda: le due certificazioni di qualità creano i presupposti per la creazione di un modello organizzativo (legge 231) che mette al riparo la municipalizzata dall’eventuale coinvolgimento dei membri del Cda in reati penalmente rilevanti. Ciò significa che i membri della governance risponderanno personalmente in caso reati perseguibili senza rischi per la municipalizzata.
I sindacati però chiedono un interlocutore e minacciano lo sciopero
Se da una parte l’azienda viene promossa dagli enti cerficatori, dall’altra i contrasti tra il presidente Fernando Cantagalli e l’amministratore delegato Paolo Troiano non infondono sicurezze nei sindacati che rappresentano le istanze dei lavoratori e che si dichiarano pronti allo sciopero. "A noi interessa sapere perché i lavoratori part time sono sottoposti ad ore di straordinario che non sarebbero di loro competenza – spiega Marcatilli della Cgil – perché si fa ricorso agli interinali, non per sostituire i dipendenti assenti in maniera temporanea ma per accrescere la forza lavoro, perché i turni di lavoro non sono concertati, perché ci sono persone assunte con determinate mansioni e invece ne svolgono altre e così via. Ci concentreremo anche sul problema, annoso, del vestiario e della vetustà dei mezzi. Vorremmo sapere anche a quanto ammonta attualmente il debito che il Comune di Teramo ha verso la Team, e a che punto si trova il Piano di rientro, visto che nessuno al momento ci ha fornito i dai ufficiali. Se non ci verranno date le risposte che cerchiamo avvieremo le procedure di raffreddamento". E le risposte, per Marcattil, dovrebbero arrivare da un interlocutore chiaro. Secondo il sindacato questo non avviene a causa dei contrasti all’interno della governance. Da qui la richiesta di un incontro al sindaco Brucchi che si svogerà domani alle 11,30.