TERAMO – Dopo le piogge torrenziali e l’inabissamento a Bellante della bretella della Teramo-Mare si torna a parlare del dissesto del fiume Tordino mercoedì a partire dalla 9 nella sala Consiliare della Provincia alla presenza del governatore Gianni Chiodi. Provincia e Regione hanno deciso di unire le proprie risorse “adottando” il fiume Tordino come caso di studio per arrivare a concretizzare un nuovo approccio, normativo, tecnico e amministrativo, rispetto alle problematiche sulle aste fluviali. Attraverso le attività di due programmi comunitari, Ercip per la Provincia e Status per la Regione, i due enti, utilizzando il modello “contratto di fiume” si pongono l’obiettivo di pianificare le azioni indispensabili alla gestione e alla manutenzione dell’asta fluviale. L’organizzazione di questo workshop, che vedrà la partecipazione di tutte le categorie di soggetti, pubblici e privati, a vario titolo portatori di interessi in relazione all’area oggetto di studio, conclude la fase iniziale del progetto “Status”, avrà come scopo quello di focalizzare l’attenzione sulle principali criticità del Distretto fluviale del Tordino, per una più approfondita analisi dello stato dell’arte delle questioni urbane locali. A seguire, alle 12, si svolgerà prima riunione della Cabina di Regia del Contratto di Fiume Tordino-Vezzola, sviluppato nell’ambito del progetto europeo “Ercip” (European River Corridor Improvement Plans).
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