TERAMO – “La speranza torni a rianimare i cuori rassegnati”. Con questo messaggio ai fedeli teramani monsignor Michele Seccia, vescovo di Teramo, saluta il Natale e invita ad aprire l’anima all’incontro con il Signore. Intanto la Diocesi si prepara a vivere l’evento spirituale con una serie di appuntamenti liturgici che partono con la messa di mezzanotte in Cattedrale (24 dicembre) e la celebrazione della mattina di Natale nella Concattedrale di Atri. Nel pomeriggio il vescovo celebrerà il Natale con gli ammalati e il personale dell’Ospedale Mazzini di Teramo. Nelle mattine del 27 e 28 dicembre è prevista invece la presenza di monsignor Seccia al carcere di Castrogno per la celebrazione eucaristica con i detenuti. Il messaggio di auguri del vescovo alla comunità diocesana, affidato alla stampa, riprende l’esortazione apostolica di Papa Francesco e così recita integralmente:
“La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia”.
Inizia così la recente esortazione apostolica di Papa Francesco, Evangelii Gaudium. Con queste parole rivolgo a tutti, uomini e donne, di buona volontà, gli auguri di Buon Natale:
• A coloro che vivono situazioni di disagio sociale, economico, familiare.
• A coloro che sono in ricerca della Verità e della Bellezza non effimera.
• A coloro che hanno ruoli di responsabilità nella comunità e di governo della società in un momento così difficile, soprattutto per i più deboli e i meno tutelati. • A coloro che si adoperano nella rete della solidarietà sociale con concreti gesti di carità, di perdono e di pace.
La nascita di Gesù avvenga nei nostri cuori e sia luce della nostra via quotidiana, spesso offuscata da tanti problemi e difficoltà di ogni genere. La speranza, quella vera, che scuote dal torpore e dall’indolenza, torni a rianimare i cuori afflitti e rassegnati, affinché la gioia fiorisca in ciascuno di noi. Il Signore viene a salvarci da ogni schiavitù con la misericordia del Padre e la tenerezza del fragile Bambino nato a Betlemme e deposto in una mangiatoia. Buon Natale a tutti".
Michele Seccia