TERAMO – Nell’acceso dibattito sulle scelte strategiche per la cultura teramana interviene il Movimento cinque stelle, lanciando il progetto “Chimera”. L’idea dei Cinque stelle, ripresa da una proposta già lanciata da un team di urbanisti ed architetti attraverso la rivista specializzata “Il Corbezzolo”, è quella di un nuovo spazio culturale “multiforme” che potrebbe essere realizzato nei capannoni industriali di proprietà comunale che si trovano dietro la Chiesa di Madonna delle Grazie. Locali che necessitano di opportuni interventi di ristrutturazione: in questi spazi, secondo il M5S, potrebbero trovare posto una sala da produzione con 400 posti, un foyer, una libreria, sale espositive e laboratori, tutti caratterizzati dall’impiego di tecnologie industriali e materiali “poveri” come il legno delle capriate e dei soppalchi, le lamiere grecate e l’acciaio. «Esempi del genere – sottolinea il Movimento – sono piuttosto diffusi in Europa, soprattutto quella del Nord, con qualche appendice italiana, ma sono un’assoluta novità per il nostro capoluogo. Innovativo è anche il sistema di gestione suggerito: una sorta di autofinanziamento da parte degli assegnatari, che si vedrebbero ceduti i vari locali in cambio di un canone di affitto, delle spese di utenza, degli allestimenti, ma che potrebbero ricavare utili dalla messa in scena di performance, mostre, corsi ed altre attività “produttive”. Un vero polo culturale quindi, in cui, ci piace pensarlo, potrebbe trovare una giusta collocazione anche l’assessorato alla cultura, che potrebbe certamente giovarsi della vicinanza fisica, e non solo ideale, con le produzioni artistiche in atto». Un’idea “utopistica ma non troppo”, sottolinea il portavoce del gruppo Urbanistica del M5S Paolo Carnovale, che rivolge l’invito a tutti coloro che si occupano di cultura, anche agli stessi occupanti dei locali dell’ex Oviesse, a valutare e diffondere questo progetto.