TERAMO – L’ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso, è stato assolto, nel processo con rito abbreviato, per la vicenda che lo riguarda nell’ambito dell’inchiesta Ecosfera che nel 2011 portò ad arresti e denunce. Il pm dell’Aquila, Antonietta Picardi, aveva chiesto la condanna di D’Alfonso a 3 anni e 5 mesi. Il giudice Italo Radoccia, dopo 20 minuti di camera di consiglio, lo ha assolto con formula piena perché il fatto non sussiste. L’assoluzione potrebbe dare il via libera definitivo alla candidatura di D’Alfonso nelle primarie del centrosinistra in Abruzzo per le regionali di maggio. L’inchiesta della Procura della Repubblica dell’Aquila, denominata "Caligola" riguarda presunte assunzioni clientelari e appalti pilotati nella Regione Abruzzo nell’ambito del progetto comunitario Adriatico Ipa, che portò a sette arresti quasi 2 anni fa. E’ stata fissata al prossimo 17 marzo l’udienza preliminare per tutti gli altri indagati.
Commosso alla sentenza: «Da domani sarà oovunque in Abruzzo». Quasi non trattiene l’emozione l’ex sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso, quando gli viene comunicata la sentenza di assoluzione con formula piena per le vicende di Ecosfera. L’esponente del Pd incassa la seconda assoluzione in dieci mesi e spiega: «Sono contento e soddisfatto, sembra che davanti a me ci sia la rinascita totale con un recupero di energia e forza fisica. Da domani mi vedrete ovunque in Abruzzo ad ascoltare, proporre e parlare con la gente». A chi gli chiede se avrà il compito di battere in centrodestra in Abruzzo, adesso D’Alfonso risponde: «Battere il centrodestra? Prima di tutto bisogna battere i problemi dell’Abruzzo, e in maniera laica dico che accetterò ogni contributo, anche dal centrodestra. Per la prima volta in Abruzzo, se vincerà il centrosinistra, porteremo in campo un concetto di ‘regionalismo’, una attenzione alla bellezza che Dio ci ha dato in questa regione – prosegue D’Alfonso -. Per fare questo dovremo ‘facilitare’ un’intera regione, rendere a imprese e persone la vita più facile. Qualora dovessi essere eletto prometto che nessuno sarà lasciato solo».
«Il centrosinistra sarà un’alleanza tra liste e movimenti, con i territori protagonisti». D’Alfonso lavora da tempo alla campagna elettorale, non si contano più gli incontri tra pubblici e privati cui ha dato vita e quando gli si chiede delle strategie future risponde che «il centrosinistra sarà un’alleanza tra liste e movimenti, partiti, ma soprattutto con i territori protagonisti. Si candideranno molti amministratori locali con l’obiettivo proprio di riportare al centro dell’attenzione gli interessi locali», conclude D’Alfonso.
Paolucci: «Adesso è a disposizione dell’Abruzzo». «Oggi più di ieri Luciano D’Alfonso è pienamente a disposizione dell’Abruzzo, come altri dirigenti del partito, per dare una nuova speranza a questa terra che negli anni di Chiodi è stata travolta da scandali e depressioni economiche, ed è finita alla ribalta nazionale per le note vicende etiche e morali che riguardano Chiodi e la sua destra». Lo afferma, in una nota, il segretario regionale del Pd abruzzese, Silvio Paolucci, dopo l’assoluzione di D’Alfonso. «Siamo un partito di garantisti, convinti che le sentenze non si giudicano nel merito neppure quando fanno piacere sul piano umano e sul piano politico. Ora però – sottolinea Paolucci – si può affermare che il processo ha fatto il suo corso e la magistratura ha assunto le decisioni che ha ritenuto opportune. Non sempre, tuttavia, uomini politici e delle istituzioni sottoposti al vaglio delle indagini hanno mantenuto fede, come invece ha fatto D’Alfonso, al dovere morale e istituzionale di rispettare la separazione dei poteri, non utilizzare le piazze come tribunali né gridare ai complotti: ecco perché il Pd abruzzese è orgoglioso della condotta di uno dei suoi più autorevoli esponenti e lancia la sfida per la Regione".