Rimborsopoli, Carpineta: «Solo una ricevuta sbagliata»

TERAMO – "E’ andata bene. Ho chiarito di fronte ai pm la mia posizione. Se c’è qualcosa, è stato frutto di un unico errore in cinque anni. Si tratta di una ricevuta, frutto di un errore. Saranno i pm poi a giudicare". Così l’assessore regionale al Personale, Federica Carpineta, al termine dell’interrogatorio in procura nell’ambito dell’inchiesta su presunte irregolarità nei rimborsi per missioni istituzionali. L’interrogatorio è durato pochi minuti. All’assessore vengono contestati 29 euro. Rispondendo alle domande dei giornalisti circa l’assunzione nella sua segreteria, con chiamata diretta, della sorella della consigliera di parità Letizia Marinelli – fatto non oggetto comunque di contestazione da parte della Procura -, l’assessore ha sottolineato che nel suo ufficio non gli è stata "catapultata nessuna persona". "Nella mia segreteria – ha spiegato – ho inserito delle persone scelte da me personalmente, di fiducia, in quanto come assessore ho la possibilità di inserire persone a chiamata diretta. La scelta – ha ribadito – è a chiamata diretta, è personale, di tipo fiduciario in quanto si tratta di una segreteria politica. Era una persona che conoscevo. L’ho conosciuta – ha detto ancora – durante la mia attività istituzionale come assessore alle Politiche di genere e ho avuto modo di apprezzarne le capacità, ma anche la passione per questo settore e quindi l’ho scelta".