SANT’EGIDIO – Dovrà rispettare il divieto di avvicinarsi alla madre, che il giudice è stato costretto a disporre per evitare che la convivenza tra C.L., 28enne santegidiese, e la donna finisse in tragedia. A condizionare il rapporto, fino a farlo sfociare in atteggiamenti minatori ed estorsivi, è stata la passione per il gioco d’azzardo che ha portato il giovane a chiedere con sempre più insistenza denaro alla famiglia. Il pm Irene Scordamaglia ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini di preliminari Domenico Canosa il provvedimento di allontanamento immediato del figlio dall’abitazione di Ancarano, con il divieto di avvicinarsi mantenendo una distanza di almeno 500 metri dalla madre. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Sant’Egidio, diretti dal luogotenente Mario De Nicola e coordinati dal capitano Raffaele Iacuzio, il 28enne da tempo faceva richieste insistenti di denaro accompagnate da maltrattamenti e minacce esplicite: in diverse occasioni ha impugnato un coltello e un martello, l’ha colpita a schiaffi e calci, le ha tirato contro frutta e bottiglie di acqua. La donna, una 50enne, è piombata in uno stato di depressione e di sofferenza psicologica, che l’ha costretta a consegnare il denaro al figlio, dalle 20 alle 50 euro alla volta. Dopo otto denunce, l’intervento dei carabinieri e della magistratura.
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