TERAMO – Tubi senza gas in tutta la città di Teramo e a Torricella. E lo resteranno per giorni, almeno due o tre. Dunque per un guasto ‘anomalo’ sulla rete di distribuzione principale su base regionale, adesso tra le 20 e le 25mila utenze domestiche e non, sono in ginocchio: non c’è fuoco ai fornelli, non ci sono acqua calda e riscaldamento dalle caldaie. Si corre ai ripari con forni elettrici o microonde per cucinare, mentre chi può ricorre alle case al mare o presso parenti che vivono dalla zona di Colleatterrato fino al mare. Il quartiere teramano è salvo dalla calamità assieme alla popolosa frazione di San Nicolò. Il disservizio ha cominciato a far sentire i suoi effetti dal tardo pomeriggio, quando nelle famiglie ci si apprestava a cucinare per la cena. A macchia di leopardo prima, sempre più a vasto raggio dopo, l’improvviso calo di pressione nei tubi è diventato totale in serata in tutte le abitazioni di Teramo e Torricella. Molti pizzerie e ristoranti hanno chiuso, i bar hanno accusato qualche difficoltà che sicuramente aumenterà domattina, nelle case si è fatto ricorso ai piatti freddi.
Nessuna rottura o fuga di gas, ‘solo’ una disalimentazione. I centralini dei vigili del fuoco sono andati in tilt. Decine e decine di chiamate, di cittadini che chiedevano cosa fosse accaduto, perchè non c’era conduzione nelle condotte. Il problema è stato individuato in un guasto definito dalla stessa Enel gas "anomalo". La causa al momento non è ancora nota ma si è trattato di una disalimentazione della adduttrice principale su scala regionale, gestita dal trasportatore Sg, che serve 2i Rete Gas Spa. Erano in corso lavori di manutenzione ordinaria quando all’improvviso è calata la pressione della conduzione, il gas non ha più raggiunto la centrale di smistamento di Contrada Carapollo e dunque tutta la città di Teramo non ha potuto più utilizzare i fornelli per cucinare così come le caldaie per riscaldarsi.
E’ emergenza, il sindaco e il prefetto hanno aperto il Com. Il susseguirsi degli eventi e la gravità della situazione hanno indotto il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, e il prefetto di Teramo, Valter Crudo, ad aprire il Centro operativo misto di protezione civile: vigili del fuoco, protezione civile, vigili urbani, Rete Gas, tutti attorno a un tavolo nella sede municipale fino all’una di stanotte per pianificare gli interventi di ermergenza. Cio sono tra le 20mila e le 26mila utenze disalimentate. Non possono essere rialimentate subito, occorre un ripristno per priorità e utenza per utenza. Serviranno per questo giorni. L’ingegner Bastianelli, responsabile Rete Gas, ha detto che sarà ripristinato dapprima l’ospedale Mazzini (che all’accadere dell’emergenza ha visto attivarsi il sistema autonomo di energia, con il gasolio), poi gli altri punti sensibili fino alle utenze domestiche. La festività pasquale e la coincidenza con il week-end ha fatto ‘parcheggiare’ le esigenze delle scuole e delle aziende; restano d’attualità le esigenze invece delle famiglie ma è alta anche la preoccupazione delle attività della ristorazione, in previsione dei banchetti pasquali.
Attenzione ai rubinetti del gas. Il sindaco Brucchi, il prefetto Crudo e i tecnici raccomandano la massima attenzione in casa. L’invito è a chiudere il rubinetto che si trova sopra ai contatori all’etserno delle abitazioni. Un gesto raccomandato che permetterà la rialimentazione a piena pressione del sistema il più presto possibile. E’ una raccomandazione che verrà confermata anche dai tecnici del gas che stanno raggiungendo Teramo in forze da tutte le regioni limitrofe. Daranno una mano per girare casa per casa e aiutare gli utenti a riattivare gli impianti del gas. Sarà lunga ma Rete Gas assicura che verranno ridotti al minimo i disagi.