TERAMO – La Procura di Pescara ha emesso un’ordinanza di demolizione per le opere giudicate abusive del complesso balneare Lido delle Sirene-Cafè Les Paillotes, di proprietà di Filippo Antonio De Cecco, in virtù della sentenza di condanna sancita in Cassazione e dell’ordinanza di dissequestro, decisa qualche mese fa dal Tribunale di Pescara, finalizzata alla rimozione delle stesse opere. L’ordinanza è stata notificata dalla Guardia di Finanza a De Cecco, al Comune di Pescara e all’Agenzia del Demanio di Abruzzo e Molise. Nello scorso gennaio il Comune di Pescara aveva emesso due ordinanze di demolizione. Provvedimenti che De Cecco ha impugnato davanti al Tar. Lo stabilimento, situato in Piazza Le Laudi, venne sequestrato il 17 dicembre 2007 nell’ambito dell’inchiesta della magistratura pescarese su abusi edilizi e irregolarità nelle concessioni demaniali. Secondo gli investigatori, la struttura sarebbe stata ampliata, sfruttando permessi rilasciati per effettuare semplici manutenzioni e per eliminare le barriere architettoniche, in assenza quindi di titolo edilizio ed in violazione del Prg. Il 12 luglio del 2011 il Tribunale di Pescara aveva condannato De Cecco a undici mesi di reclusione con un’ammenda di 39 mila euro e il direttore dei lavori, Nicola Di Mascio, a sei mesi di reclusione con 24 mila euro di ammenda; come pena accessoria venne stabilita la demolizione delle opere abusive e il ripristino dello stato dei luoghi. Il 16 giugno 2012 la condanna venne confermata in secondo grado davanti alla Corte d’Appello dell’Aquila: contro questa sentenza De Cecco aveva fatto ricorso in Cassazione, ma il 7 marzo 2013 la suprema corte aveva rigettato la sua istanza. Lo scorso 29 gennaio l’assessore comunale alla Gestione del Territorio, Marcello Antonelli, aveva annunciato, al termine di una Conferenza dei Servizi che aveva negato la sanatoria richiesta da De Cecco, l’emissione di due ordinanze di demolizione delle opere abusive: la prima da parte dello Sportello Unico Antiabusivismo e Condono, la seconda dell’Ufficio Demanio.
La proprietà: "La giustizia è il luogo dei misteri"
La proprietà de Les Paillotes ha inviato un comunicato nel quale chiarisce la propria posizione in merito all’ordine del Pm di Pescara sull’esecuzione della demolizione per le opere giudicate abusive del complesso balneare Lido delle Sirene-Cafè Les Paillotes, di proprietà di Filippo Antonio De Cecco. "Con sconcertante puntualità, all’apertura della stagione estiva, la Procura della Repubblica di Pescara ha notificato una nuova ordinanza di demolizione alla società concessionaria del Cafe Les Paillotes – scrive la proprietà – La giustizia è davvero il luogo dei misteri. Mentre il Tribunale di Pescara ha avviato un procedimento per stabilire i modi e i limiti tecnici della rimozione di alcuni manufatti del Lido delle Sirene, la Procura ne ha ordinato la demolizione. C’è un Pubblico Ministero che scavalca il giudice? Sarebbe una vera anomalia! Proprio ieri il TAR Abruzzo ha imposto uno stop al Comune di Pescara, sospendendo una analoga ingiunzione a demolire, in attesa della pronuncia del giudice penale. Forse, però, quello della procura è un atto conseguente all’iniziativa di un burocrate disattento. A questo punto è comunque necessario fare chiarezza. Gli interventi di ripristino ed eliminazione delle difformità (e non demolizioni) non riguardano in alcun modo il fabbricato originario storico costruito negli anni ’50 e ritenuto perfettamente legittimo dalla stessa Suprema Corte nel 2008; tali interventi, se e quando effettuati sulla base di ordinanze correttamente emesse, riguarderanno solo le opere realizzate in aggiunta al fabbricato originario, dal 2001 al 2006, che peraltro sono state realizzate con regolari permessi di costruire. La Procura ed il Comune di Pescara continuano a concentrare le loro attenzioni sul Cafè Les Paillotes che, con un fatturato di 3 milioni di euro, muove un indotto rilevante a livello locale, e dà lavoro a 30 dipendenti in inverno ed arriva ad assumerne circa 100 nella stagione estiva, pagando retribuzioni per oltre 1 milione di €. Si colpisce così, con ostinazione, una della più importanti aziende turistiche abruzzesi, conosciuta a livello internazionale, mentre la medesima attenzione non viene riservata a diverse persistenti situazioni illegittime, rilevate nel territorio. Tutte queste vicende rappresentano un deterrente agli investimenti, da parte di qualsiasi imprenditore, a Pescara ed in Abruzzo. Investimenti assolutamente necessari per creare occupazione e per la tanto auspicata ripresa economica. Malgrado tutto, il Cafè Les Paillotes rassicura la propria affezionata clientela ed i preziosi collaboratori circa la prosecuzione dell’attività nel pieno rispetto delle normative e della legalità per i prossimi 100 anni".