Un milione di tagli, Braga senza contributo e scuole al freddo nel bilancio di previsione della Provincia

TERAMO – Riscaldamento a rischio nelle scuole e l’istituto musicale Braga senza più il contributo della Provincia. E’ questo l’effetto dell’ulteriore taglio da un milione di euro di fondi per l’amministrazione di via Milli che ieri ha approvato il bilancio di previsione 2014 per oltre 42 milioni 783mila euro. Un documento “meramente contabile” come è stato definito dallo stesso assessore al Bilancio, Davide Di Giacinto, privo di una reale indicazione programmatica a causa del momento storico che stanno vivendo tutte le Province che fra sei mesi cambieranno completamento assetto istituzionale con l’elezione di secondo livello, e quello funzionale, con la revisione delle competenze attribuite. In questa fase di passaggio, come previsto dal decreto legge e spiegato dall’assessore, viene appunto a mancare un ulteriore milione di euro (che si somma ai 13 milioni e 200 mila euro degli ultimi due anni: 8 milioni e 400 mila euro di tagli ai trasferimenti e 4 milioni e 800 mila euro di addizionale Irpef che ora viene incassata dallo Stato). Come sottolineato dal presidente Valter Catarra, secondo quanto chiede il Decreto, il milione dovrebbe essere reperito tagliando direttamente alcuni servizi come quello del calore. “Qui siamo oltre i tagli, ci chiedono di ridurre i costi di funzioni primarie come il calore, che per quanto riguarda le Province significa il riscaldamento nelle scuole. Se non verranno accolti gli emendamenti presentati dall’Upi (Unione province italiane), non so come riscalderemo gli studenti a partire da ottobre”. Il bilancio è stato approvato a maggioranza con una nota del presidente Catarra sull’Istituto Musicale superiore Braga: “Per una questione di tempi non abbiamo fatto in tempo a presentare un emendamento per il ripristino del contributo ma, in questa delicata fase dell’Istituto alle prese con una partita che ha riacceso le speranze di statizzazione, riteniamo vada fatto ogni sofrzo per sostenere questa scomessa e provvederemo con una variazione di bilancio a ripristinare il capitolo di spesa”. 

Convenzione Gran Sasso Teramano.
E’ stata invece rinviata al prossimo Consiglio, su richiesta della minoranza e dopo una sospensione di alcuni minuti, la convenzione con la quale si concede in uso per 15 anni alla società pubblica “Gran Sasso Teramano spa” (partecipata da Provincia, Camera di Commercio, Comuni di Pietracamela, Fano Adriano, Regione Abruzzo, le Amministrazioni separate di Fano e Pietracamela) la cabinovia di Prati di Tivo. Considerato che, come spiegato nella Delibera consiliare, il finanziamento Fas – circa 11 milioni e 400 mila – non è sufficiente a coprire l’intero costo dell’opera, la Provincia si farebbe carico della parte restante (come previsto dalla precedente convenzione firmata nel 2008) 3 milioni di euro conguagliandola, però, con il canone di concessione che la Gran Sasso Teramano dovrebbe pagare all’ente: 200 mila euro l’anno. Un’operazione, che, insieme all’arrivo degli 11 milioni e 400 mila euro deliberati dalla Regione Abruzzo per la copertura dell’opera, dovrebbe consentire alla Gran Sasso teramano di chiudere il debito acceso con la Unicredit e di restituire 2 milioni e mezzo di finanziamento ottenuti nel 2006 dalla Regione, finanziamento poi risultato incompatibile con la concessione del Fas. Una operazione complessa per la quale, maggioranza e opposizione, hanno chiesto agli uffici di produrrre una documentazione giuridica e ammistrativa più ampia corredata anche di un parere legale.