TERAMO – Sel entra in Giunta perché insieme all’Idv è il ceppo genetico di questa coalizione anche con la partecipazione alle primarie del centrosinistra". Così il presidente della giunta regionale, Luciano d’Alfonso, nel giorno della presentazione dell’esecutivo parlando delle motivazione alla base delle sue scelte. La muova giunta è composta da cinque esponenti del Pd, di cui quattro consiglieri e un esterno, e come sesto dall’unico consigliere di Sel Mario Mazzocca. Tutto ciò nonostante Abruzzo Civico e Regione Facile, quest’ultima lista civica ispirata dallo stesso presidente, abbiamo conquistato due seggi. In riferimento al ruolo dell’Italia dei Valori, D’Alfonso ha sottolineato che sono stati loro ad optare per le direzione dell’assemblea regionale nella considerazione che il consigliere Lucrezio Paolini assumerà la carica di vice presidente del Consiglio regionale visto che l’assemblea sarà presieduta dal consigliere del Pd Giuseppe di Pangrazio. Riguardo il mal di pancia denunciato da Abruzzo Civico guidato dall’ex direttore del Tg1, Giulio Borrelli, che invano ha chiesto un incontro, il governatore ha spiegato che "si è percorsa insieme un pezzo di strada importante, poi rimpicciolita, si potrebbe ampliare di nuovo, ma dipende dalla volontà nella considerazione che ho bisogno di persone che risolvano i problemi, non li creino". D’Alfonso ha spiegato che si farà ricorso al regolamento del Consiglio regionale "che offre la possibilità di federazione con altri gruppi politici, per permettere a Mazzocca di fare l’assessore nonostante faccia parte del monogruppo di Sel, quindi impossibilitato a fare il capogruppo e l’assessore, quindi ad esercitare il ruolo di controllore e controllato insieme visto che il Consiglio ha la competenza di controllare l’azione dell’esecutivo". Il governatore ha annunciato che la prima riunione di Giunta si farà sulla fondovalle Sangro "a sottolineare la priorità da affrontare e risolvere con il completamento viario", la secondo nel centro storico dell’Aquila. Il primo consiglio dovrebbe essere fissato per il 30 giugno prossimo, convocato ed aperto dall’assessore più anziano, Mario Olivieri. Per l’assegnazione delle deleghe il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ha chiesto due, tre ancora. Nel corso della conferenza stampa ha fatto uno strappo alla regola per il giovane segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, con 7900 voti il consigliere più votato dei democrat e secondo in assoluto: avrà Sanità, Bilancio e Programmazione, uno dei due superassessorato pensati dal governatore. "Per lui è pronto il conferimento della delega su Programmazione economica, Bilancio, Risorse umane e Sanità". D’Alfonso ha anche indicato il ruolo di dell’ex capogruppo del Pd, il riconfermato consigliere Camillo D’Alessandro, che sarà sottosegretario dell’Ufficio di presidenza, una figura che ufficialmente dovrà essere creata con la modifica della legge. "Sarà il punto centrale del confronto politico e amministrativo tra la Giunta regionale e il Consiglio – ha specificato D’Alfonso -. Sarà il Sottosegretario dell’Ufficio di presidenza, il più stretto collaboratore del Presidente della Regione, ma soprattutto l’elemento di raccordo politico e amministrativo sul quale convergeranno le istanze politiche non solo della maggioranza politica ma anche degli abruzzesi, a conferma di quanto per questo governo sia importante la fase di ascolto e vicinanza alla gente abruzzese". A proposito della segreteria della presidenza della Giunta regionale è stata azzerata la struttura con il decadimento delle figure nominate dall’ex presidente, Gianni Chiodi. L’unica pedina annunciata da d’Alfonso è l’ex presidente della provincia di Teramo e consigliere regionale del Pd Claudio Ruffini, che sarà uno dei tre dirigenti: "Sarà il mio primo decodificatore, la persona a cui rivolgersi in mia assenza, che si assumerà un lavorio di fatica". Sul segretario della Giunta d’Alfonso ha chiarito di essere alla ricerca di un magistrato contabile o amministrativo e anche nelle prefetture, facendo intendere di averne contattati tre e sottolineando che "speriamo non mi rispondano sì lo stesso giorno". Per il secondo dei tre posti da dirigente esterno D’Alfonso sta individuando la figura di un esperto in politiche comunitarie. Per far fronte al lasso di tempo necessario per le nomine, nell’ufficio della presidenza sta lavorando il funzionario dell’avvocatura regionale Paolo Minazzi con la rotazione di altri funzionari.
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