TERAMO – Non ha fatto i conti con la burocrazia, le casse comunali al verde e lo stato di abbandono degli impianti sportivi l’organizzazione della Interamnia World Cup. Che a una settimana di distanza dall’avvio della sua 42esima edizione, più corta di un giorno e alle prese con grossissime difficoltà economiche e logistiche, rischia di veder vanificati gli sforzi per farla sopravvivere. Mancano ancora le tribune e il tappeto di copertura del fondo del campo centrale di piazza Martiri, non ci sono scuole a disposizione per ospitare le squadre e gli impianti sportivi non sono a norma e dunque non usufruibili per le partite. Un vero e proprio dilemma, a sette giorni dal via. In queste ore, come purtroppo è sempre stato nelle cose della Coppa, vivono ore frenetiche il patron Montauti e i suoi collaboratori. La mancata riconferma dell’assessore Guido Campana sta complicando ulteriormente le cose. Per le scuole, i consigli d’Istituto non concedono più gli edifici per l’ospitalità delle squadre che scelgono per questa sistemazione. Urge una ordinanza del sindaco Brucchi per requisirle. A calendario già stilato, e intoppi permettendo, dove si giocheranno le partite se non saranno utilizzabili il Palacquaviva, la Molinari e il Palasannicolò. Anche qui, serve una ordinanza del sindaco. Lunedì mattina una riunione all’ufficio comunale Suap potrebbe sciogliere alcuni nodi, ma con quale esito?
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