TEERAMO – "Blitz" del Governatore, Luciano D’Alfonso, questa mattina a Palazzo di Città, per incontrare il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi. Un saluto cordiale, dieci minuti di colloquio privato, poi il sindaco gli ha presentato il vicesindaco Mirella Marchese, prima di accomiatarsi per raggiungere il prefetto Valter Crudo per una riunione operativa sulla viabilità e poi il commissario della Tercas, Riccardo Sora. Sul tavolo dell’incontro con Brucchi i fondi per il castello Della Monica (il Goverantore ha assicurato la disponibilità del finanziamento) e soprattutto un piano operativo da programmare per il recupero dell’ex manicomio. Il governatore, a sorpresa, nel suo giro in città e tra le persone, era accompagnato da Dodo Di Sabatino, esponente ufficiale della maggioranza comunale, mentre dal sindaco si è recato in compagnia del presidente dell’ordine degli avvocati Guerino Ambrosini. "Ho chiesto ieri alla segreteria del Governatore di avere un appuntamento – ha spiegato il sindaco Maurizio Brucchi – e questa mattina è stato lo stesso presidente a farmi questa sorpresa dal momento che si trovava in città. Il governatore mi ha garantito che il Castello Della Monica tornerà ad avere la somma necessaria alla riqualificazione non appena verrà ripartito nuovamento il fondo congelato per auto-tutela". "Al di là dei rispettivi schieramenti politici – ha detto Brucchi – il presidente ha dimostrato che quando si entra a far parte delle istituzioni, i colori politici vanno messi da parte per mettere il territorio e i cittadini al primo posto. Una cosa che non ha capito invece Manola Di Pasquale – ha detto ancora il sindaco – che pensa di essere ancora in campagna elettorale. La campagna è finitia da qualche mse e ha definito i ruoli, se avesse compreso che il Castello Della Monica non è Di Brucchi ma della città avrebbe risparmiato l’ennesima brutta figura". Ma il castello non è stato l’unico tema al centro dell’incontro. D’Alfonso ha chiesto al sindaco di definire le priorità del capoluogo e di presentare una srta di memoria su quanto fatto e su quanto resta da fare per i progetti del Teatro Romano, dell’ex manicomio, ma anche del futuro dei locali del rettorato, Il governatore nella sua visita è stato particolarmente colpito dalla panoramica della terrazza del sindaco e dalla chiesa dei Cappuccini.
D’Alfonso: «Recuperiamo tempo perduto». Nelle priorità del governatore D’Alfonso c’è l’ex manicomio: «Se i bersagli di investimento riguardano i beni culturali sono bersagli anche della programmazione dell’ente Regione. Ciò che è nel cammino sarà completato. Con il sindaco abbiamo concordato una concentrazione di forze per un progetto all’altezza per il manicomio che non solo nell’800 ma anche in parte del 1900 è stato una struttura di grande valenza economica, non solo sanitaria, ma anche culturale. Adesso – ha aggiunto D’Alfonso – ci lavoriamo utilizzando anche le opportunità nazionali, diventerà insomma una priorità dell’agenda della regione». Con il prefetto il presidente della giunta regionale ha affrontato diversi temi: «Intanto quello del sistema viario provinciale che risulta pieno di debolezze, ricco di rischi e criticità soprattutto in prossimità della stagione invernale. Poi abbiamo parlato del patrimonio scolastico che serve ad erogare il diritto all’istruzione, entrambi bersagli di investimenti di manutenzione. Inoltre convocare una riunione ad hoc sul manicomio: insomma, portare all’ordine del giorno cio che in questa città e in questo provincia è atteso da anni». Infine sulla Tercas: «L’obiettivo è di non far essere l’Abruzzo un deserto sul piano bancario, ricostituire quell’attenzione che abbia qui sensibilità da cuore e da cervello. La Regione farà tutta la sua parte e si fermerà soltanto un millimetro prima della illiberalità».