TERAMO – Un agente di polizia penitenziaria del carcere di Castrogno a Teramo sarebbe risultato positivo al test della tubercolosi, il cosiddetto Tst (Tubercolin skin test). Ne dà notizia il sindacato più rappresentativo del corpo, il Sappe, che sottolinea come il sospetto che non fossero state adottate le necessarie cautele per salvaguardia dell’incolumità degli operatori penitenziari fosse all’epoca fondato. Secondo il segretario provinciale Giuseppe Pallini, a tutt’oggi «la direzione del penitenziario non ha mai dato risposte, nonostante le denunce del sindacato sulla positività di un detenuto». Da quanto si è appreso da fonti interne al penitenziario teramano, il personale di custodia e quello di assistenza sanitaria – che non fosse già stato vaccinato per la Tbc -, è stato sottoposto a screening presso il Dipartimento di igiene e prevenzione della Asl di Teramo, in seguito alla scoperta, circa un mese e mezzo fa, di un detenuto affetto dalla malattia, che poi è stato trasferito. Il test è stato eseguito su un certo numero di persone che aveva avuto contatti, per ragione del loro servizio, con il detenuto. «Ci auguriamo che sia solo un caso isolato e che il restante personale, oltre cento unità tra poliziotti, operatori sanitari e del trattamento, che hanno avuto contatti nel tempo con il detenuto infetto, siano negativi al test, altrimenti ci troveremmo di fronte ad un’epidemia di portata catastrofica».