PESCARA – Un dossier dal titolo ’13 giugno-13 agosto, 60 giorni di premure per l’Abruzzo: iniziative assunte e da assumere per i prossimi 40 giornì, per raccontare quanto fatto fin qui e gettare un ponte sul futuro. Luciano D’Alfonso ha riunito la giunta e i capigruppo di maggioranza per passare in rassegna non solo le belle intenzioni ma anche i capitoli programmatici. Dalla Fondovalle Sangro alla diga di Chiauci, dalle società partecipate alla banda larga passando per le modifiche allo Statuto. Il presidente della Giunta con lo slogan "abbattere i problemi" ‘minaccia’ scherzosamente un autunno caldo sul fronte degli impegni politico programmatici. Nell’annunciare l’arrivo di Renzi in Abruzzo, nel voler diventare "più rapidi della Baviera", perché c’è un "10 per cento di disoccupazione che chiede una risposta", D’Alfonso ha dato molto spazio al riordino della macchina amministrativa regionale annunciando non solo il cambio delle regole che verrà discusso domani in Consiglio ma anche una specie di campagna acquisti per i dirigenti regionali nei prossimi mesi, ma volendo sottolineare che comunque «ho trovato il personale della Regione Abruzzo motivato e appassionato al nuovo lavoro che li aspetta». Il dossier presentato consta di 28 punti che spaziano tra le Infrastrutture (Fondo Valle Sangro, ferrovia, porti, aeroporto di Pescara), alla banda larga, i fondi europei, passando per la riorganizzazione della macchina amministrativa. In merito allo Statuto che verrà discusso domani in Consiglio, D’Alfonso ha espressamente detto che «tra le opposizioni c’è capacità e cultura: spero di instaurare con loro un rapporto personale e che le opposizioni diano un contributo sulle regole non per combattere gelosie ma per far convergere la volontà». Una delle modifiche statutarie previste c’è quella delle Giunte itineranti in Regione. Alle eventuali critiche D’Alfonso ha risposto che «saranno Giunte tematiche, tipo le vicende del fiume Pescara, o le Università abruzzesi». D’Alfonso ha poi raccontato quanto emerso dalla Conferenza Stato-Regioni. «Ho chiesto a Chiamparino, di cui siamo stati grandi elettori, di far rientrare l’Abruzzo e il Molise nelle Reti Ten, e per questo chiedo ai nostri parlamentari europei di aiutarci nelle battaglie territoriali. Ci sono 380 mln per portare il treno adriatico alla velocità di 200 km all’ora e non isolare questo lato d’Italia: Fs mi hanno garantito che metterà
sulla linea Bologna-Pescara i migliori mezzi, anche il Frecciarossa. Il rischio è che i fondi possano venir spalmati
sull’intera linea adriatica per migliorare le tratte? E allora noi dobbiamo essere presenti nella fase progettuale». Quanto alla sede della Regione Abruzzo a Pescara, è stato chiarito che le procedure proseguono e l’Ente è in fase di validazione del contratto d’acquisto.