TERAMO -Il candidato alla presidenza della Provincia per il centro-destra è il sindaco di Atri Gabriele Astolfi. A staccarlo dal suo avversario, il sindaco di Corropoli, Umberto D’Annuntiis appena un voto dal momento che Astolfi lo ha battuto ottenendo 10 voti contro i 9 dello sfidante. Quasi un pareggio se si considerano i tre sindaci assenti Notaresco, Tortoreto e Ancarano. Un parimerito sfiorato e si considera che due degli 8 Comuni della Vibrata che sostenevano in blocco D’Annuntiis (Tortoreto, Alba Adriatica, Colonnella, Corropoli, Martinsicuro, Ancarano, Sant’Egidio, Civitella) erano assenti, ovvero Tortoreto e Ancarano e che D’Annuntis ha dunque “pescato” tre preferenze altrove. Questo tuttavia non costituisce un problema per il sindaco Brucchi, anzi dimostrerebbe che il centro-destra è stato capace di esprimere due candidature autorevoli. «Astolfi sfiderà Renzo Di Sabatino (candidato presidente del centrosinistra, forte di una coalizone compatta. Entrambi i sindaci prima del voto hanno dichiarato che in caso di vittoria dell’avversario avrebbero comunque garantito il sostegno al centrodestra accettando un ruolo della vicepresidenza e sostenendo con una lista d’appoggio il candidato presidente della coalizione. Il centro destra sarà unito e pronto a battere il candidato di centrosinistra Renzo Di Sabatino». Le operazioni di voto si svolgeranno domenica 12 ottobre dalle 8 alle 20 le liste dovranno essere presentate il 21 e il 22 settembre; i componenti del nuovo Consiglio provinciale sono 12; per il calcolo del voto ponderale i Comuni sono suddivisi in cinque fasce demografiche (in rappresentanza dei 306.349 abitanti) calcolo che sarà combinato, nell’assegnazione dei voti. La base elettorale per l’elezione del Presidente e dei Consiglieri provinciali è rappresentata dall’insieme dei consiglieri e dei sindaci dei Comuni in carica alla data del 35° giorno antecedente quello della votazione; sono eleggibili alla carica di Presidente i Sindaci il cui mandato scada non prima di diciotto mesi dalla data di svolgimento delle elezioni e, solo per questa prima elezione, sono eleggibili anche i consiglieri provinciali uscenti compreso il Presidente; sono eleggibili, infine, a Consigliere provinciale i Sindaci e i Consiglieri comunali in carica.