TERAMO – "Abbiamo individuato nel bilancio della Regione le risorse che per il 2014 garantiranno la quota di compartecipazione, in modo da non gravare sui bilanci di Comuni e famiglie". Lo ha annunciato ieri l’assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, dopo l’incontro con Cgil, Cisl e Uil sulla compartecipazione alle spese sanitarie. Tirano dunque un sospiro di sollievo le famiglie di disabili psichici e fisici, gli anziani non autosufficienti e i Comuni dopo l’introduzione del ticket di compartecipazione (circa un 30%) sulle prestazioni riabilitative deciso dalla Regione. "Sicuramente si interverrà garantendo tutti servizi per le fasce di reddito più basse – ha aggiunto Paolucci – e laddove il regime della compartecipazione non dovesse slittare al 2015, l’Abruzzo ha comunque trovato le risorse che consentiranno agli utenti di poter contare su una copertura pressoché totale dei costi sanitari per tutto l’anno in corso. Per il 2015 ci sarà ugualmente un ruolo centrale della Regione, che sta procedendo comunque a tappe forzate verso l’adeguamento alla normativa nazionale e verso le prassi già fatte proprie da altre Regioni". Lunedì prossimo si terrà un nuovo incontro con i sindacati, stavolta assieme all’assessore alle politiche sociali, Marinella Sclocco, per definire il disciplinare della compartecipazione. "L’aver individuato le risorse tuttavia è solo il primo passo, perché vogliamo rendere strutturalmente efficiente il sistema – continua l’assessore – e per questo avviamo una revisione profonda delle strutture: un lavoro che dovrà chiudersi entro tre mesi così da dare risposte concrete all’utenza. Il metodo che ci siamo dati è evidente, rispetto degli impegni assunti con le parti sociali, tempi rapidi, partecipazione alle scelte. Allo stesso tempo il nostro obiettivo è quello di presentarci all’appuntamento previsto sui nuovi standard con la piena autonomia in sanità". Il lavoro per la riconversione e l’adeguamento delle strutture avrà un primo checkup entro il 30 settembre e si completerà entro l’anno. "È doveroso ricordare che si tratta di un adempimento "Lea" (Livelli Essenziali d’Assistenza) come prevede il Dpcm del 22 novembre 2001 cui la Regione deve attenersi da 13 anni e che rappresenta una condizione necessaria per uscire dal commissariamento".
LA SODDISFAZIONE DEL COMUNE DI GIULIANOVA – “E’ stato recepito il grido d’allarme che anche noi avevamo levato lo scorso 19 settembre", commentano il sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, e il vice Nausicaa Cameli. "La giunta D’Alfonso – continuano il primo cittadino e la Cameli – ha dato dimostrazione di grande attenzione e sensibilità, manifestando anche il rispetto degli impegni assunti con le parti sociali, tempi rapidi e partecipazione alle scelte, venendo incontro alle esigenze delle famiglie e degli enti locali".