TERAMO – I decreti del Commissario alla sanita’ regionale Luciano D’Alfonso sui ticket sanitari che entreranno in vigore mercoledi’ primo ottobre non verranno ritirati, ma la Regione e’ riuscita a reperire nel bilancio le risorse necessarie affinche’ la compartecipazione non gravi sulle tasche dei cittadini abruzzesi. Lo ha annunciato questa mattina a Teramo Sandro Mariani, capogruppo di maggioranza in Consiglio regionale, alla vigilia della seduta straordinaria di domani in cui l’intera opposizione chiedera’ la revoca immediata dei provvedimenti. Provvedimenti che, ha rimarcato l’assessore regionale alla sanita’ Silvio Paolucci in una conferenza a Pescara insieme agli altri capigruppo, sono dettati da una legge nazionale del 2001, a cui la Regione Abruzzo non ha mai adempiuto. E che sono propedeutici per l’uscita dal commissariamento della sanita’. Per l’anno in corso i fondi disponibili ammontano a 4 milioni di euro, che diventeranno 15 nel 2015 e 12 nel 2016, con un preciso impegno che sara’ contenuto anche nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria. Domani in Aula la maggioranza presentera’ sia una risoluzione su questo argomento, che un progetto di legge sull’istituzione del Fondo da destinare ai Comuni per la compartecipazione, mentre in serata in Giunta verra’ esaminato il disciplinare. Sono state individuate due soglie di reddito Isee per la copertura totale delle prestazioni riabilitative: 13mila euro per gli adulti (in questo caso il riferimento e’ al reddito del singolo destinatario) e 26mila per i minori (per i quali fa fede, ovviamente, il reddito del nucleo familiare). Il Presidente della Commissione Sanita’ del Consiglio regionale Mario Olivieri, ha ribadito l’importanza del provvedimento, sottolineando come la priorita’ del Governo regionale deve essere quella di uscire dal commissariamento della sanita’. Una risposta che arriva in qualche modo alle perplessità sollevate questa mattina dai consiglieri teramani di Forza Italia Alessia De Paulis, Giuseppe Grande e Italo Ferrante. I tre consiglieri, insieme agli altri capigruppo degli altri Comuni abruzzesi avevano chiesto prioprio di costituire un fondo sociale con giusta capienza di risorse finanziarie da destinare ai Comuni per coprire le spese per gli anziani e i disabili meno abbienti. “Non può ricadere tutto sui Comuni che si trovano a fronteggiare a mani nude e senza fondi le emrgenze del territorio». I Comuni non devono compartecipare – hanno chiesto i consiglieri – oppune vanno supportati con un fondo speciale". Nell’ordine del giorno presentato dai gruppi di Forza Italia di chiede infine la riorganizzazione e la riconversione della rete dell’offerta residenziale e semiresidenziale, al fine di superare le criticità rilevate dal Comitato Lea e offrire le strutture sanitarie adeguate ai pazienti nel rispetto dei giusti setting assistenziali.
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