TERAMO – Sarà inaugurata domani alle 17.30 alla Pinacoteca Civica (viale Bovio) la mostra antologica di Amilcare Rambelli. La mostra, curata dal cognato dell’artista scomparso nel ’76, è inserita dall’associazione "Teramo Nostra" nel programma della 19esima edizione del Premio Internazionale della Fotografia Cinematografica "Gianni Di Venanzo". Nato a Milano nel ’24, Rambelli lasciò la sua città natale nel ’43, in piena guerra, per rifugiarsi in Abruzzo, terra d’origine dei genitori (la mamma è teramana). Rientrato in Lombardia nel ’45, lavora come caricaturista per L’Illustrazione Italiana e realizza copertine e illustrazioni di libri per la casa editrice Baldini e Castoldi. Nel dopoguerra Rambelli è interessato soprattutto dalle tematiche sociali e la sua pittura negli anni Cinquanta ne è influenzata. Dal 1950 al 1955 vive di nuovo in Abruzzo, a Teramo e poi a Castelnuovo Vomano, dove conosce Elisa Andreoni che diventa la sua compagna e collaboratrice. In questo periodo abruzzese si applica anche alla ceramica. Nel 1959 torna definitivamente a Milano dove si dedica soprattutto alla scultura. La mostra di Rambelli rappresenta uno degli appuntamenti più importanti della seconda settimana del Premio Di Venanzo, quella che conduce alla cerimonia di consegna degli Esposimetri d’Oro in programma sabato 11 ottobre nella sala Polifunzionale della Provincia, in via Comi.
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