TERAMO – Rischio idrogeologico, incontro questo pomeriggio tra i sindaci teramani e il governatore Luciano D’Alfonso che – insieme allo staff tecnico della Regione – ha raccolto le relazioni tecniche redatte dalle amministrazioni locali con l’indicazione delle maggiori criticità presenti su tutto il territorio provinciale. Dai report consegnati dai primi cittadini durante il tavolo convocato alla sala Poluzionale, emerge una vera e propria mappa delle tante situazioni ad alto rischio. Si va dalla costa, dove il pericolo maggiore è rappresentato dalle inondazioni causate dalle alluvioni (le aree con più problemi quelle tra Tortoreto e Alba Adriatica e il comune di Pineto colpito da cinque alluvioni in meno di dieci anni), alle zone collinari e la montagna teramana, quest’ultima con interi comprensori rimasti “isolati” negli ultimi anni a causa di smottamenti e frane a seguito di eventi calamitosi soprattutto nel periodo invernale. Tra i casi più recenti e drammatici segnalati dai rappresentanti al presidente della Regione: il caso della strada di Intermesoli a Pietracamela e, al confine con le Marche, quello della Provinciale 49 di Valle Castellana. In tutto sono 10 i Comuni nei quali le amministrazioni sono state costrette a “sfollare” intere famiglie (da Mosciano a Isola del Gran Sasso, passando per Bisenti e Valle Castellana). “In passato gli interventi sono stati effettuati quasi unicamente in condizioni di emergenza – ha sottolineato D’Alfonso – ora è necessario pensare ad una diversa programmazione stilando una priorità delle situazioni più pericolose su cui intervenire”. Una volta raccolte le relazioni dei Comuni, queste saranno portate dalla Regione al tavolo della struttura tecnica di missione sul dissesto idrogeologico attivata a Palazzo Chigi. Il presidente D’Alfonso ha anche assicurato l’arrivo in Abruzzo del capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, per i sopralluoghi nelle zone a maggior rischio. Per quanto riguarda le risorse, invece, il governatore ha ribadito la disponibilità di “quindici milioni di euro ereditati dalla gestione precedente, oltre ai 20 milioni ottenuti in Parlamento grazie all’impegno bipartisan di Legnini e Tancredi”. All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, anche il prefetto di Teramo, Valter Crudo e i consiglieri regionali Sandro Mariani e Luciano Monticelli. Sempre nel pomeriggio, D’Alfonso (insieme a Mariani insieme a Mariani e al direttore regionale dei beni culturali Fabrizio Scoppola) ha fatto visita al convento di San Bernardino di Siena per fare il punto sui lavori di recupero del monastero del XV secolo.
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