TERAMO – Migliorare la rete di assistenza ai pazienti sottoposti a dialisi e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della donazione degli organi. Sono le priorità sulle quali l’Aned – Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto – punta in Abruzzo affinché siano ottimizzate le risorse disponibili e, conseguentemente, elevata sempre di più la qualità delle cure delle persone nefropatiche. L’associazione lancia inoltre un appello alle istituzioni e alla comunità abruzzese affinché cresca il consenso alla donazione di organi, un problema poco conosciuto e spesso sottovalutato.
TRAPIANTI, SOLO 21 DONAZIONI NEL 2014 – Basti pensare che nel 2014, si sono finora registrate solo 21 donazioni effettive in Abruzzo e Molise. Un dato sul quale pesano anche le opposizioni da parte delle famiglie (ben 18 su 46 potenziali donatori segnalati) mentre i pazienti in lista di attesa presso il Centro trapianti regionale dell’Aquila sono 288 soltanto per il rene. Di questi, 207 risiedono in Abruzzo e Molise. Di questi ed altri argomenti si parlerà nell’assemblea regionale dell’Aned, in programma domenica a partire dalle 14,30 all’ospedale "Mazzini" di Teramo (aula convegni del secondo lotto). L’assemblea, indetta dal segretario regionale dell’Aned Eleonora Corona (medaglia di bronzo ai campionati mondiali di atletica leggera per trapiantati), servirà per fare il punto sui percorsi assistenziali ai dializzati e ai trapiantati, con particolare riferimento alle risorse che il servizio sanitario assegna per la cura delle patologie renali. In Abruzzo i pazienti cronici, secondo l’ultimo censimento risalente al 2009, sono 1.350, di cui la maggior parte sottoposti a terapia sostitutiva renale extracorporea. Di questi, il 36% (prevalentemente di sesso maschile) ha un’età compresa fra i 46 e i 65 anni. Ad oggi però l’Associazione non è in grado di stimare l’accrescimento della popolazione dialitica per la mancanza di raccolta dati nel Report del Registro Regione Abruzzese dialisi e trapianto.
IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO – Il programma del convegno di domenica prevede la partecipazione del presidente nazionale dell’Aned Valentina Paris, della coordinatrice del Centro regionale Trapianti Daniela Maccarone, dell’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Teramo Valeria Misticoni e del consigliere regionale Giorgio D’Ignazio. Hanno aderito all’assemblea anche primari, medici e personale sanitario delle quattro aziende sanitarie regionali e i pazienti nefropatici, dializzati, trapiantati e familiari dei 22 centri presenti sul territorio regionale. «La malattia renale – ha sottolineato Eleonora Corona, segreteria regionale dell’Aned, nel corso della conferenza stampa svoltasi questa mattina nella sede del Centro Servizi per il volontariato della provincia di Teramo – è una condizione cronica che richiede grande partecipazione e responsabilità ai malati e ai loro familiari: recarsi in ospedale tre volte la settimana per essere attaccati al rene artificiale per 4-5 ore, osservare diete restrittive ogni giorno, controllare reazioni emotive che accompagnano questa esperienza non è semplice. Per essere in grado di gestire la malattia sono necessari interventi educativi costanti e ripetuti. La mia esperienza mi ha insegnato che si può tornare a vivere grazie alla donazione». «L’Aned – ha dichiarato la vice presidente Valentina Di Romano – si augura di tracciare il percorso di un progetto informativo che finalmente raggiunga risultati concreti per i pazienti nefropatici trapiantati e per le loro famiglie ». All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche una volontaria e testimone dell’Aned, Mirella Baldini, e il direttore del CSV di Teramo, Mauro Ettorre.