Aggrediti dalla Tercas anche gli altri capitali dell'immobiliarista Zuccarini

TERAMO – Non ci sono solo le quote del Caffè Grande Italia nel calderone di azioni revocatorie che la Banca Tercas ha avviato e ottenuto dal giudice civile nei confronti dell’immobiliarista Antonio Zuccarini. Le partecipazioni sociali in altri importanti investimenti, tutte alienae di recente – tra il marzo 2011 e il Natale 2013 – sono state passate col rastrello e ricondotte alla custodia di una persona nominata dal giudice. Si tratta del palazzo in va Oberdan oggi sede dell’Inps, della cosiddetta "banana di vetro" sulla collina del Michelangelo, oggetto di un procedimento giudiziario per abuso edilizio negli anni passati, e anche il villaggio turistico "Lido ‘d’Abruzzo" a Roseto, ma su questa iniziativa legale pende il ricorso presentato dallo stesso imprenditore. Si tratta infatti dei sequestri conservativi del 50% delle azioni della Tomaga srl (sede Inps), che anni fa acquistò il palazzone ex sede della Banca Popolare, che ha un valore di due milioni di euro e che dall’affitto ‘produce’ 400mila euro all’anno, il 40% dell’Edilizia Tris srl (Villaggio turistico a Roseto). Per la Banca Tercas il credito di 6 milioni di euro è diventato a grosso rischio sofferenza nella valutazione dell’ex commissario Riccardo Sora, che aveva sottolineato come la linea di credito concessa facesse parte dei ‘pacchetti’ affidati con manica larga dall’allora direttore generale Antonio Di Matteo. La valutazione fatta dall’Istituto di credito rilevava infatti come il credito accordato fosse di gran lunga maggiore negli importi del valore delle garanzie portate da Zuccarini. Da qui l’azione di sequestro, accellerato dalle operazioni di alienazione mosse dall’immobiliarista a favore di parenti e collaboratori.Senza considerare che l’immobiliarista deve fare i conti con una prima pronuncia di fallimento nei confronti di una delle tante società di cui è amministratore, la “Z & Z srl”, società di costruzioni edili, che aveva acquistato un terreno in via Rivacciolo, sulla collina di Colleparco, per costruirci un condominio. E’ infatti recente la pronuncia del giudice delegato al fallimento, Flavio Conciatori, che ha nominato anche il curatore fallimentare nella persona del ragioniere commercialista Angiolino Di Francesco.