GIULIANOVA – Era cominciato con un prestito di 2mila euro, dieci anni fa, il calvario che ha portato quasi sul lastrico un imprenditore di Roseto, oggi ‘liberato’ dal suo aguzzino, uno zingaro 70enne di Collecorvino. I carabinieri della compagnia di Giulianova, diretti dal capitano Domenico Calore, hanno infatti arrestato in flagranza di reato Emilio Mosca, mentre ritirava l’ennesima tangente dall’imprenditore, nel parcheggio di un supermercato a Roseto, nel tardo pomeriggio di ieri. Il rosetano, in difficoltà economiche e con la strada chiusa nelle banche, si era rivolto nel 2004 allo zingaro, ottenendo un primo prestito di 2mila euro con limpegno a restituirli in un mese con la maggiorazione di 500 euro. E’ statol’inizio del calvario, protrattori per dieci anni, nel corso del quale l’imprenditore è stato prosciugato dei suoi averi e trascinato in un declino economico e psicologico, al punto anche da essere costetto ad acquistare un’auto di grossa cilindrata per poi regalarla allo zingaro. Quando è arrivato al punto di non ritorno, si è deciso a rivolgersi ai carabinieri della compagnia di Giulianova che ieri pomeriggio hanno organizzato la trappola per il rom, all’appuntamento per la consegna di altro denaro. Mosca è stato ammanettato con l’accusa di estorsione e i soldi sono stati recuperati e restituiti all’impreditore. Nella perquisizione della sua abitazione, i militari hanno rinvenuto elementi utili per sostenere l’ipotesi di una attività sistematica di usura da parte dello zingaro, che adesso è rinchiuso nel carcere di Castrogno a disposizione del magistrato.
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