Il concerto? «Un flop solo per gli altri». Brucchi e Lucantoni difendono la scelta di farlo (e con la Rei)

TERAMO – Dimissioni del sindaco, degli assessori alla cultura e alla movida, Lucantoni e Tancredi per il flop del concerto di Capodanno? Non se ne parla nemmeno. Questa la replica del primo cittadino Maurizio Brucchi: «Io credo che i problemi della nostra città sono altri. Buona parte li abbiamo risolti, tanti altri li dovremo risolveremo nei prossimi mesi, le scelte importanti sono altre, su queste scelte continueremo a lavorare sempre con grande serietà, onesta e dedizione come abbiamo sempre fatto in passato. Guardiamo al futuro, guardiamo a questo 2015, di Capodanni ce ne saranno tantissimi in futuro, ci sarà anche tempo per fare Capodanni con più gente…». Stessa lunghezza d’onda per l’assessore Francesca Lucantoni: «Noi sapevamo che la temperatura sarebbe stata al di sotto dello zero e quindi che avrebbe fatto freddo – ha spiegato l’assessore -. Eravamo consapevoli che ci sarebbe stata meno gente che in una situazione diversa, però abbiamo preso questa decisione collegiale, tutti insieme in giunta anche per offrire uno spettacolo per chi restava in città e come ha detto anche il sindaco, per una questione di sicurezza. Abbiamo preso atto che anche i bar e ristoranti del centro storico che avevano prenotazioni hano lavorato e in un certo senso è stata una boccata d’ossigeno anche per loro, in un momento di crisi. Vedo che hanno lavorato e sono contenti e soddisfatti e noi lo siamo per loro. Io sono aperta a qualsiasi confronto ma che sia concreto e propositivo, non strumentale. Mi senti assolutamente serena sotto questo punto di vista». Brucchi ritiene che la scenta è stata fatta perchè «avevamo pensato di regalare un Capodanno ai cittadini teramani come accade ormai da anni; abbiamo calcolato tutte le variabili, prima di deliberare abbiamo valutato tutto: non credo sia un disastro o un problema. Chi ha voluto è venuto in piazza a brindare con la bottiglia, chi non ha voluto e potuto, per il freddo o per altro, è rimasto in casa; ce ne dispiace ma non mi sembra un dramma o un disastro come qualcuno ha detto. In passato c’è stata sempre tanta gente, è chiaro che la situazione climatica sicuramente non era favoreole; in altri comuni anche più importanti hanno dovuto annullare gli eventi perchè non sono riusciti a montare il palco. La nostra è stata una scelta di cui ci assumiamo le responsabilità». Non ha dubbi Brucchi a dire che rifarebbe la stessa cosa: «Sì rifarei la stessa scelta; certo, avendo la sfera di cristallo uno pensa anche quello che accade in futuro, ma mi si permetta di dire che ci sono anche troppe polemiche e alcune anche gratuite». Uno dei particolari che ha influito anche sulla partecipazione del pubblico è stata la scelta dell’artista. Marina Rei a Teramo aveva già un precedente negativo, nel giugno scorso, quando non scaldò i circa 30 presenti (non di più) dal palco di "Aspettando il 1° maggio" e il flop si è ripetuto: «Marina Rei – dice l’assessore Lucantoni – può piacere o meno. La scelte non era facile, perchè si fanno anche in base ai soldi che si hanno a disposizione. Accetto volentieri le critiche o i suggerimenti – ha aggiunto l’assessore alla cultura e agli eventi della giunta Brucchi – ma la scelta non era molto vasta, anche percè ll budget ha spinto al Capodanno a Courmayeur. La scelta dunque era ristretta. Marina Rei è una ottima percussionista ma questo può essere da spunto per una scelta futura di altro genere».