ASCOLI – (jacopo di francesco) Pomeriggio soleggiato ad Ascoli per una giornata di calcio d’altro tempi. In una cornice di categoria sicuramente superiore alla Lega Pro, il Teramo coglie un punto prezioso facendo vedere però solo a sprazzi il bel gioco rapido a cui ci aveva abituato: merito dell’Ascoli e probabilmente anche colpa della sosta. Il Picchio parte fortissimo, nei primi venti minuti un insolitamente sprecone Perez e Tripoli sbagliano l’impossibile. Il Teramo si fa vedere in avanti con un potente sinistro da fuori di Masullo, ancora titolare nonostante Di Matteo. Al 35′ su fa ammonire Diakite, episodio che risulterà decisivo. Il Teramo dà l’impressione di essere pericoloso sulle fasce in ripartenza, l’Ascoli fa possesso palla senza trovare molti sbocchi.
La ripresa comincia come il primo tempo, bravo Diakite a salvare su Perez e poco dopo prima grande occasione per il Diavolo: traversone di un ottimo Scipioni, solita locomotiva, per Lapadula che arriva con un attimo di ritardo sul secondo palo. Il numero10 biancorosso ha fatto reparto da solo fino all’ingresso di Donnarumma, vista la prestazione impalpabile di capitan Bucchi. Buon momento, ancora Scipioni stavolta per Bucchi, palla deviata sul palo da Lanni. Il Teramo preme e l’Ascoli non ne esce, altra gran parata di Lanni su Amadio da 20 metri; partita insufficiente anche per il regista romano. Cambia tutto al 68′, altro giallo per Diakite, tocco di mano molto, molto dubbio al limite dell’area biancorossa; sulla punizione che ne segue salva Tonti in versione Superman per tre volte. Vivarini ridisegna un 4-3-2 e i suoi ragazzi sono costretti ad abbassarsi notevolmente. Sarà forcing bianconero fino alla fine, sottolineato dai finalmente del pubblico di casa (numeroso ma moscio), con Tonti decisivo in altre due occasioni. L’ingresso di Di Matteo, forse tardivo, permette al Teramo di ricominciare a graffiare in contropiede ma Lapadula ormai allo stremo e Donnarumma vengono controllati bene nonostante qualche difficoltà riescano a crearla.
Finisce a reti inviolate, risultato alla fine buono per entrambe le parti, soprattutto al Teramo in trasferta e con l’uomo in meno per mezz’ora. Prova di maturità nel complesso superata, il Diavolo dimostra di poter stare nelle zone alte e bisognerà confermarlo sabato in un altro big-match al "Bonolis" contro il Pisa. Piedi per terra e consapevolezza, sempre di più, ma la sconfitta del Pisa in casa contro il Forlì permette di continuare a sognare: il Diavolo adesso è solo alle spalle dell’Ascoli.