TERAMO – Dal primo gennaio, in seguito alla Legge "Delrio", le Province hanno competenza solo su viabilità, trasporti, edilizia scolastica. Tutti gli altri servizi (e i relativi dipendenti) dovranno essere ripartiti tra Comuni e Regioni. «Purtroppo la Regione Abruzzo che, al pari delle altre Regioni, avrebbe dovuto indicare quali servizi già in capo alle Province sarebbero stati trasferiti ai comuni o sarebbero rimasti competenza regionale, non ha ottemperato a questa norma», polemizzano i bibliotecari della ‘Delfico’ di Teramo. Le Province, a loro volta, in base alla Legge di stabilità approvata a fine anno, dovranno comprimere del 50% i costi relativi al personale, a partire da quei dipendenti e da quei servizi non più ad esse affidati. Le Biblioteche Provinciali d’Abruzzo, e tra esse la Biblioteca ‘Delfico’, dal primo gennaio non conoscono il loro destino. «L’irresponsabilità generale di chi, per legge e mandato elettorale, avrebbe dovuto decidere in proposito – accusano i bibliotecari – è evidente. La Biblioteca ‘Delfico’ (e con essa le altre tre biblioteche provinciali) non ha più genitori istituzionali nè finanziamenti e, malgrado reiterate proposte – formulate anche attraverso uno specifico intervento legislativo depositato in tempi non sospetti presso gli uffici regionali perchè si giungesse alla regionalizzazione di questo fondamentale servizio – non conosce ancora se avrà e quale sarà il suo futuro».
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