TERAMO – Otto persone tra amministratori e veterinari dell’Istituto zooprofilattico sono state iscritte nel registro degli indagati nell’ambito di un’inchiesta condotta dal pubblico ministero Davide Rosati sull’acquisto di alimenti per cani con fondi pubblici e poi ceduti a titolo gratuito ad una associazione attiva nel campo dell’assistenza agli animali e di controllo del randagismo. L’indagine, affidata alla Guardia di Finanza, sarebbe scattata nel 2013 a seguito di un esposto alla magistratura e nel corso di questi mesi avrebbe fatto registrare verifiche, acquisizioni di documenti e anche raccolta di testimonianze sui passaggi amministrativi che riguardavano quegli acquisti. Secondo indiscrezioni, la materia di reato riguarderebbe la distrazione di fondi destinati all’Izs a favore di un soggetto per fini non istituzionali dell’Ente, nonostante l’attività di assistenza riguardasse animali, in questo caso cani, ospitati in una struttura che l’Izs allora aveva in cura.
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