TERAMO – Preoccupazione esprime il consigliere del Movimento 5 stelle Fabio Berardini per la crisi di liquidità del partner privato con cui il Comune dovrebbe portare a compimento il contratto di quartire per la riqualificazione della Cona. “Premesso che i tempi di intervento del contratto di quartiere Cona si sono incredibilmente allungati – spiega Berardini che ricorda come l’iter sia iniziato nel 2000, vorremmo che lo spirito originario dell’intervento, che prevedeva tra le altre cose la ristrutturazione della storica fornace Scimitarra e la realizzazione di una piazza che potesse diventare il luogo di incontro privilegiato tra gli abitanti, fosse il più possibile preservato. Nel prendere atto dell’oggettività dei problemi lamentati dal partner privato, auspichiamo che la soluzione alternativa da esso proposta, che vedrebbe la volumetria per palazzine, originariamente prevista nel c.d. Lotto 1, collocata ora “in diretta adiacenza alla fornace” per ottenere “una più razionale redistribuzione dei volumi”, non vada in alcun modo a sottrarre spazi o funzioni alla collettività. Il consigliere pentastellato chiede precise garanzie all’amministrazione affinchè l’avallo di tale soluzione sia effettuata, al di la delle autorizzazioni sovracomunali che ancora mancano, soprattutto nell’ottica di un reale miglioramento della fruizione degli spazi pubblici da parte dei residenti e non di un incondizionato appoggio alle mutuate esigenze del costruttore.Sulla vicenda è intervenuta anche il consigliere del Pd francesca Di Timoteo secondo la quale finora il contratto di quartiere è stato esclusivamente utilizzato come jolly per tutte le campagne elettorali del centrodestra teramano, che, fin dall’amministrazione Chiodi, ha illuso i cittadini escludendoli , come è accaduto adesso, da ogni decisione sull’attuazione o su eventuali variazioni da apportare al progetto. Per la Di Timoteo, la rivisitazione proposta da parte del privato mostra carenze sul piano tecnico. In particolare non sono riportate con chiarezza le risorse Pubbliche che sono state finora spese e per quali finalità. “Il nuovo Contratto proposta dalla parte privata– spiega la Di Timoteo – annulla di fatto il recupero dell’edificio De Benedictis, l’edificio per servizi individuato sul Lotto L1 e concede la possibilità al partner privato di trasformare la ex Fornace Cona, che era destinata alla realizzazione di attrezzature pubbliche urbane, in attività commerciale privata. Molte sono le domande che si pone il consigliere del Pd leggendo la nuova delibera, dell’assessore Cozzi: “”Il partner privato ha ottemperato correttamente agli obblighi derivanti dalla convenzione visto che si sono interrotte le procedure di esproprio? Perché l’amministrazione non ha preteso dal privato delle garanzie? Quali certezze hanno gli abitanti del quartiere Cona affinché il Contratto di Quartiere venga finalmente attuato?” “Il Partito Democratico – conclude la Di Timoteo – oltre a denunciare la totale assenza di chiarezza da parte dell’amministrazione Brucchi sulle scelte urbanistiche, invita l’assessore Cozzi a riflettere in maniera più razionale sulle modiche richieste dal Privato e a riportare in Consiglio Comunale un progetto di rimodulazione che tenga in debito conto l’interesse dei residenti del quartiere”.
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