TERAMO – Ricostruzione post sisma. Un incontro pubblico il prossimo 16 marzo, a Teramo, in Provincia, dalle 10 alle 13 è stato annunciato dal presidente della Provincia di Teramo. L’obiettivo è di fare in modo che le risorse stanziate dal Governo vengano spese nel più breve tempo possibile. E sembra che finalmente la strada delle soluzioni (dopo anni di attesa), sia stata individuata. Una nota dell’ufficio stampa della Provincia annuncia infatti che “Una “santa alleanza” per spendere i finanziamenti della ricostruzione post-sisma è stata concordata. E’ avvenuto nel corso dell’incontro che si è svolto a Fossa, a L’Aquila, nell’Ufficio speciale per la ricostruzione, con Paolo Esposito e il suo staff. Una iniziativa sollecitata dal sindaco di Crognaleto, Giuseppe D’Alonzo, dal sindaco di Montorio, Gianni Di Centa dove ha sede l’Ufficio Territoriale per la ricostruzione per l’area omogenea 3 (Arsita, Colledara, Fano Adriano, Montorio al Vomano, Penna Sant’Andrea, Pietracamela, Tossicia), dall’Associazione costruttori di Teramo: alla riunione erano presenti sia il presidente Vittorio Beccaceci che il direttore Mario Fabiocchi. Collaborare con l’Ufficio speciale per la ricostruzione, sensibilizzare le amministrazioni locali, accelerare i processi autorizzatori di competenza degli uffici locali per i progetti “fuori cratere”: questo l’obiettivo della Provincia che si è fatta promotrice della riunione.“Il processo di ricostruzione post-terremoto ha ampie ricadute economiche anche sul territorio teramano sia per i Comuni del cratere sia per i territori fuori cratere: stiamo parlando di qualche centinaia di milioni di euro di cui il comparto edile, fortemente provato da questi anni di crisi, ha bisogno come l’aria – spiega il presidente Renzo Di Sabatino presenta alla riunione insieme al consigliere provinciale Piergiorgo Possenti – ma stiamo parlando anche di ricostruzione e quindi di riqualificazione di borghi montani, scuole, edifici pubblici e privati. Il nostro territorio, in questi anni, ha accumulato dei ritardi sul piano amministrativo: insieme e grazie alla collaborazione dell’Ufficio speciale, dove abbiamo trovato un gruppo di lavoro professionale e coeso e soprattutto molto disponibile a lavorare insieme a noi, vogliamo imprimere una decisa accelerazione al processo di ricostruzione”. Un processo che “pesa” economicamente almeno 400 milioni di euro fra i progetti pubblici e privati nei comuni dentro e fuori cratere. Degli otto Comuni del cratere appartenenti all’area omogenea:
– 2 Comuni (Penna Sant’Andrea ed Arsita) hanno approvato il Piano (nel 2014) e hanno ottenuto il nulla osta;
– 1 Comune (Castelli) ha adottato il Piano di Ricostruzione nel 2013, ed è in corso l’iter di consultazione ed acquisizione pareri, propedeutico all’approvazione del Piano;
– 5 Comuni (Colledara, Fano Adriano, Montorio al Vomano, Pietracamela, Tossicia), sono in fase di redazione del Piano.
Anche la Provincia è beneficiaria di uno stanziamento di 5 milioni e 600 mila euro per i danni causati ai propri edifici scolastici con sette interventi in attesa di nulla osta. Poi, naturalmente, ci sono tutte le richieste presentate dai privati: solo questi,nei soli Comuni “Fuori Cratere” del teramano, incidono per 150 milioni di finanziamento. Tutto raccontato nel sito dell’Ufficio Speciale http://www.usrc.it/ dove sono presenti ampie sezioni con dati, cifre e monitoraggio.